Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAPrendeva le mosse dai colpi di cannone tirati dalla squadra francese contro Lissa, ed evocava la tragica giornata e l'immagine del giovane Saint-Bon sulla Formidabile in fiamme.
      « Questo superstite ben allenato — soggiungeva d'Annunzio — non doveva abbandonare la carcassa della sua nave che per diventare un costruttore infaticabile, il primo restauratore della marina italiana, il creatore della nuova flotta destinata a conquistare l'altra sponda e a liberare il mare repubblicano, che i naviganti del monte Gargano e quelli di Otranto chiamano ancora il Golfo di Venezia. Con quale asprezza debbono contenere il loro dolore i nostri giovani ufficiali, impazienti, che hanno tutto consacrato alla memoria del grande ammiraglio e gli hanno promesso di compiere il suo voto ormai cinquantenario!
      « Il primo colpo di cannone nell'Adriatico non è stato tirato da una corazzata italiana. Sono i nostri fratelli, i marinai francesi, che traggono pesanti pezzi di artiglieria sul Lowcen, per attaccare Cattaro nel fondo del suo labirinto munito. Fino quando la sorte di un grande popolo unanime potrà esser ritardata dall'esitazione senile di pochi uomini che mostrano l'incapacità di misurare la profondità del dramma al quale assistiamo con così alti presentimenti?
      « Per anni ed anni la nostra vita civile fu corrotta dalla falsità dell'alleanza che, contrariando ed offendendo i nostri istinti più tenaci, sembrava affondarci in una sorte di barbarie inerte e triste.
      « Ma, durante questi anni — esclamava il poeta — vi fu qualcuno che non cessò mai di tenere sugli altari e di venerare le cose sante che le mani dei vecchi avevano erette; e vi fu qualcuno che si sforzò di tener viva l'idea pura verso la quale la nostra razza è condotta dalla natura del genio a traverso le vicissitudini del tempo. Colui che non mancò, in nessuna occasione, di insegnare e di eccitare l'odio necessario contro il nemico che sempre ci serra dal fianco sinistro, dalla parte del cuore, e ci permette di respirare con un solo polmone; colui rivendica oggi, nell'ora del rischio, l'onore di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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