Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAin lor potere l'Adriatico e il Mediterraneo con le sue perle australi, fino alle colonne che oltrepassò l'Ulisse dantesco, per seguire le sirene della sua anima inquieta. Così la sorte degli Absburgo è già tracciata nei disegni degli Hohenzollern, questi parvenus!
      « Il litorale dell'Adriatico coi porti di Trieste e di Pola, fino alla punta meridionale della Dalmazia, diventerebbe un Reichsland sotto il regime di uno Statthalter dall'elmo chiodato, e servirebbe di base alla talassocrazia germanica del Mediterraneo. E non è questo un vano sogno imperiale, ma è una energia bene intesa di tutta una razza, che vuole al nord come al sud, all'est come all'ovest modellare la materia umana a sua somiglianza.
      « Io temo che noi non ne siamo abbastanza convinti nemmeno davanti agli orrori recenti, o davanti al massacro di fanciulli sani e di donne floride, davanti agli incendi di monumenti e documenti insigni, davanti alla distruzione di tutte le forze vive e di tutte le testimonianze gloriose : bisogna che queste volontà atroci cadano recise dalla scure a tre punte di diamante, per sempre, e siano, per sempre, impossenti come le mani tronche che il greco Erodoto vide sul suolo sparse davanti al colosso di Sais____»
      Qui Gabriele d'Annunzio si raccoglieva nella visione del gran retaggio di Roma e proclamava che la cultura latina è necessaria alla nobiltà del mondo come il ritmo interno ad ogni essere vivente. Sul mare fatale dove la Grecia rivelò la bellezza, Roma la giustizia e la Giudea la santità, non si può attendere l'avvento dell' « uomo teutonico ». Se le grandi leggende del Caucaso e del Calvario declinano, sul Mediterraneo aspettante, non è la razza bruta che creerà il nuovo mito.
      « Dove la materia ardente della vita nuova — egli chiedeva — troverà le impronte della perfezione? Ciascuno di noi lo sa e ciascuno di noi nasconde la mortalità del suo sangue con tutte le aspirazioni della sua forza imperitura.
      « 11 compito dell'Italia, in verità, è assai più santo di quello di metter fine alla agonia dll'avvoltoio. Senza
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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