Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALIdubbio il vecchio pontefice armato della civiltà latina, colui che i volontari dei Vosgi videro sul suo cavallo per l'ultima volta, aspetta nel cuore istesso di Trento la liberatrice, sotto all'ombra della statua temibile; e quando essa varcherà il confine dell'Istria romana e calpesterà la via aperta dai veterani di Marmont, su tutte le porte marine delle città dalmate il libro fermato degli evangeli si riaprirà sotto gli artigli del leone, e contro la roccia verticale essa rivedrà Perasto bianca e rossa attorno al suo campanile veneziano, e ritroverà sotto l'altare il leone di San Marco che vigila, piangendo la caduta della Repubblica, per attendere il nuovo giorno.
      « Ma assai più generoso è il compito di colei di cui la vita crebbe con la vita libera dell'uomo, e deperì con la sua rovina. Bisogna che con un'azione più fulgida essa meriti di entrare coi rudi cavalli delle sue maremme e tutte le sue belle bandiere spiegate nella città imperiale, quando il trionfo delle nazioni sulle orde sarà celebrato.....
      « Ogni giorno che scorre — chiudeva solennemente il poeta — è perduto per la gloria eterna. »
      Dopo la parola del grande poeta, quella d'un Re, poeta egli pure : Nicola del Montenegro.
      Il sovrano, legato alla nostra terra e alla nostra civiltà da antichi vincoli di simpatia, mandava agli italiani questa nobile espressione del suo pensiero e della sua fede :
      « Spoglia di tutte quelle frangie diplomatiche di cui non si saprebbe fare a meno nelle cancellerie, questa terribile guerra non è che la rivincita secolare, e speriamo definitiva, delle nazioni oppresse contro l'opera nefasta del Congresso di Vienna. Le nazionalità di cui la Triplice Intesa e per prima la Russia si è fatta paladina, non hanno provocato questa lotta micidiale. Essa è stata loro imposta dallo spirito reazionario germanico, che ha voluto cancellare definitivamente il povero regno con le sofferenze inevitabili dei deboli, col suo disprezzo delle genti, elevato a sistema di governo.
      « La neutralità della vostra grande patria italiana
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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