Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Il fatto nuovo — disse Guglielmo Marconi — potrebbe sorgere dalla babele balcanica. Se per il non intervento gli interessi italiani in Oriente dovessero soffrire, la neutralità non potrebbe più sussistere. La ragione plausibile per uscire dalla neutralità sarebbe creata. Oramai il trattato della Triplice Alleanza, se non è legalmente scaduto di fatto, manca di ogni vigore e di ogni autorità. Vi è intorno a noi l'isolamento, che può essere splendido o inefficace, a seconda della saggezza di chi governa e di chi con tanta abilità e giustificato motivo ha saputo sottrarsi agli inviti dell'ultima ora.
      « Il nostro paese è' ben preparato; dove esistevano manchevolezze si è provveduto con grande sollecitudine. Finora il governo ha fatto tutto quanto era in suo potere e ho ragione per ritenere che sia all'altezza della sua grave missione. Posso dirvi, senza timore di commettere indiscrezioni, che in questi giorni ho visitato varie stazioni radiotelegrafiche; ho curato in particolare il servizio radiotelegrafico a lunga distanza. Avevo molte cose da discutere col Governo, e ho profittato della occasione per farlo. I nostri servizi radiotelegrafici sono in pieno e rigoglioso sviluppo; tanto l'esercito che la marina sono dotati di potenti mezzi. Il personale è benissimo preparato ».
      Guglielmo Marconi concluse così :
      « La condotta del nostro governo è apprezzabile. Troppo spesso in Italia giudichiamo la genialità o l'insufficienza degli uomini di Stato dalle liete o cattive sorti degli avvenimenti. Io credo che l'Italia debba avere fiducia in coloro che al momento opportuno seooero proclamare la neutralità. Essi hanno già fatto buona prova approfittando di circostanze favorevoli. La prova può ben continuare. »
      Davanti alla famosa gradinata del palazzo Accursio, che Napoleone I, in occasione del suo ingresso a Bologna, volle salire a cavallo, Guglielmo Marconi si congedò col più lieto dei sorrisi dal giornalista che la» aveva intervistato, e soggiunse :
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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