Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdomani. L'errore dei neutralisti, secondo i quali noi abbiamo un governo che decide e un paese che esegue, è una mostruosità odiosa, poiché non è mai avvenuto nella storia d'Europa che una decisione si sia formata in Consiglio di ministri. Chi prepara lo stato d'animo della nazione prepara uno degli elementi più essenziali di. cui il governo possa aver bisogno.
      Il Borgese entrò quindi nella parte più viva del suo tema, chiarendo i motivi che inducono Vélite intellettuale italiana a tendere per la guerra contro gli imperi centrali. Abbiamo, egli disse, da un lato una coalizione, dall'altro una nazione; da un lato la Francia, l'Inghilterra e la Russia, che sono.tre fortissime individualità storiche, unite in una intesa transitoria, in una al-Jeanza precaria, che non può durare oltre la guerra; dall'altro un popolo, il tedesco. La vittoria di questo secondo gruppo sarebbe dunque la vittoria di un popolo, il quale per necessità storica dovrebbe esser leone, e imporre il suo dominio agli altri, ritenendosi agli altri superiore.
      Le nazioni del primo gruppo, invece, dopo la guerra, riprenderanno la loro individualità, garantendo, se vittoriose, la libertà delle altre nazioni. Stando con esse, saremmo in quattro a trattare, una volta deposte le armi, mentre se ci mettessimo a fianco della Germania, noi dovremmo trattare soltanto con la Germania. Contro i pericoli della vittoria dell'Intesa, che sono di poco minori a quelli d'una vittoria tedesca, che cosa si può far di meglio se non diventare partecipi della vittoria, ,essere uno dei quattro?
      Il Borgese esaminò quindi la situazione intema e le condizioni che dovevano determinare inevitabilmente l'Italia alla guerra, ponendo come determinante massima la questione etnico-sentimentale, quella di Trento e Trieste, diventata urgentissima. Quando la guerra sarà finita, affermava il conferenziere, o noi avremo Trento e Trieste o avremo la rivoluzione, la quale trionferà certamente, e questa volta ci trascinerà alla guerra per forza; chè se la Francia sarà uscita vittoriosa dall' attuale conflitto senza che la vittoria sia attribuibile alle
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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