Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdesse il Trentino e l'Istria, o magari il solo Trentino, all'Italia; di voler mettere a fuoco tutto il mondo al solo fine di cuocere il piccolo uovo delle loro rivendicazioni nazionali. Provocare una guerra coli'Austria a causa degl'italiani irredenti, è sembrato sempre a chi scrive queste pagine, o una pazzia o un delitto; perclhè, o la guerra si sarebbe estesa a tutta Europa, e chi se ne fosse assunta la responsabilità avrebbe "commesso un immenso delitto; o l'Italia sarebbe stata abbandonata da tutti in una lotta impari con l'Austria, e avrebbe pagato a caro prezzo le conseguenze di un vero e proprio accesso di follia.
      « Ma il delitto oramai è stato commesso dà altri. L'accesso di follia è venuto da altri. E l'Austria, stroncata già a mezzo dalla Russia, impegnata colla Serbia, assalita probabilmente domani anche dalla Rumenia, non può opporre oggi a noi quelle forze che la rendevano ieri formidabile. Se noi l'assalissimo oggi, non commetteremmo un atto di follia. Avremmo, anzi, grandi probabilità di successo. In tutti i casi, immobilizzando contro di noi una notevole parte dell'esercito austriaco, contribuiremmo notevolmente alla vittoria finale della Triplice Intesa.
      « O noi ripariamo oggi all'errore del 1866 e compiamo l'opera di unificazione e di consolidamento nazionale troncata miseramente allora, o non potremo risolvere questo problema mai più.
      « Noi dobbiamo volere che l'attuale crisi europea non si chiuda senza che l'Italia si annetta il Trentino e la Venezia Giulia.
      « Ma badiamo bene : la soluzione di questo problema nostro sociale non va cercata indipendentemente dal problema generale dell'equilibrio delle forze in Europa, e della nostra sicurezza e indipendenza nazionale in quell'equilibrio... »
      Nonostante qualsiasi repulsione contro le guerre, il Salvemini era tratto a constatare che vi sono paci più orribili e più odiose della guerra ; sono le paci, che consumano a fuoco lento i popoli; le paci, di cui una nazione approfitta, mentre la nazione vicina vede sof-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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