Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI IS TELLETTUAL1
      di civiltà. Sopra di essi, a mezzo dell'Austria, l'impero germanico voleva porre il proprio suggello, a tutto nostro svantaggio. Per fortuna, non è riuscito. La Germania è oggi odiata dagli slavi: l'Italia no. All'Italia sarebbe facile far rivivere il periodo, durato sino alla passata generazione, nel quale gli slavi adriatici si gloriavano della loro cultura latina. Ora a questo magnifico risultato si potrà giungere, non d'accordo coli*Austria, ma contro di essa. »
      Tra gli uomini di scienza, Maffeo Pantaleoni fu quello che in maggior copia pubblicò scritti di propaganda contro gli Imperi centrali, contribuendo vivamente al moto che andava accentuandosi in favore dell'intervento.
      La sua campagna prese di mira segnatamente la penetrazione austro-tedesca nel nostro campo economico e finanziario : e fu condotta con vivacissima energia.
      Dopo i primi due mesi di neutralità italiana, egli volle fare una specie di bilancio dei vantaggi che l'Italia aveva tratto da questo suo atteggiamento. Una guerra — egli diceva — sia difensiva che offensiva, ha bisogno di una preparazione militare, morale, economica. Anche ammesso che l'Italia al principio della guerra europea fosse preparata militarmente, non si deve negare che durante questi due mesi tale preparazione può essere diventata più forte. Anche moralmente l'Italia ha avuto modo di compiere la sua preparazione fra le masse, preparazione che per l'alta percentuale di analfabeti esistenti da noi, era tutt'altro che facile. Anche nelle classi dirigenti, che si sono in questo periodo mostrate molto indecise, la preparazione ha potuto avvenire.
      « Ma sopra tutto da un altro aspetto — soggiungeva il prof. Pantaleoni — ci è stata giovevole « fino .ad o-ra » la neutralità : ed è questo aspetto che non lascia alcun dubbio « essere il governo stato assai fortunato o assai accorto nel dare tempo al tempo ». L'Italia ha potuto fare i propri raccolti, oppure li sta ultimando.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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