Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAco di regnare, quasi volesse fino alla feccia delibar la gioia della vita e la voluttà dell'imperio...
      A cavalcioni di due secoli — quello del vapore e quello dell'elettricità, quello del carbone e quello del radio, quello della Forza e quello del Diritto, ahi! troppo periclitante — non dunque personaggio soltanto, ma volume della storia contemporanea, documento umano più che uomo, sopravvivente più che vivo — Francesco Giuseppe I vide passare e disparire tre generazioni politiche; assistette e partecipò, attore e spettatore insieme, al succedersi di tre periodi storici — la Rivoluzione, la Reazione, l'Evoluzione; conobbe ed esperì due sistemi di governo —.Centralismo e Dualismo — (e non è detto ancora non ne provi un terzo, ossia il Trialismo, o magari il Federalismo); e fu prima principe assoluto, indi rappresentativo, per divenire o parere infine, grazie al suffragio universale, sovrano quasi plebiscitario.
      Quante vicende nel lunghissimo e fortunosissimo suo regno! Quante mutazioni forzate nella sua politica ambigua! Quante orrende tragedie nella sua intima vita! Il suo calvo fronte due volte coronato, è un cinematografo d'ombre confuse; il suo cuore imperiale e paterno è un colombario di ricordi, un museo di sogni, una custodia di rimpianti, di rimorsi fors'anco.
      Ma quanto l'occaso suo diverso dal mattino o dal meriggio! Il defunto secolo vide Franz Joseph, quasi fanciullo ancora, passar dal campo alla reggia, dall'Adige al Danubio, da Verona a Vienna, tra' purpurei allori cari alla tirannide, colonne infami e sublimi affermanti, avverso i profani postulati della ragione e della natura, il divin « diritto del pugno », il Faustrecht cesareo. E nel decenne orrendo saturnale della Reazione, tra l'ingloriosa vittoria di Novara e la impreveduta rotta di Magenta, l'assolutismo absburgico parve gelosir di quello moscovita...
      Non tutta sua colpa per certo, nè tutta sua responsabilità. Lo zelo dei famuli ematomeni e l'ardor dei bipedi segugi, durante gli stati d'assedio e i « giudizi statari », nelle tormentose e magnifiche agonie di due
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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