Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcuori e gli sguardi di quanti figli di Trento vivono al di qua e al di là dell'artificiale barriera, ed hanno nel cuore la religione della patria.
      « Ma al cittadino che rappresenta Trento, che ha l'onore di parlare in questa Milano che generosamente ospita i profughi trentini, che parla qui ove son dei vecchi onorandi, che un dì con nere chiome dissero l'addio a Trento, incombe il dovere di rinnovare per Trento e pel Trentino tutto l'omaggio agli eroi.
      « E con l'omaggio la promessa : Quando gli eserciti della patria, col fiorir della primavera, porteranno lo armi e le insegne sull'alpe retica, saranno nell'avanguardia i giovani di Trento.
      « Chi di loro avrà il vanto di giunger primo col tricolore, griderà alto ai fratelli la gloria degli eroi e il sacrificio. E sulla romana torre che vide le aquile vincitrici di Druso e Tiberio e nel torbido medio evo con la sua renga chiamò i cittadini a difesa del comune italico e dell'italica civiltà contro l'irromper deFa barbarie tedesca, inciderà -a ricordanza eterna il saluto : A Bruno e Costante, araldi della redenzione di Trento... »
      E lungamente ricordava la storia di dolori e di sacrificio e di gloriosi eventi delle terre irredente; e concludeva con queste parole animatrici :
      « Tutta la terra mia freme oggi impaziente nell'attesa della liberazione. Sènte d'esserne degna; sente che questa è la grande ora.
      « E mentre implora per sè l'aiuto, sente di dover ricordare agli italiani che essi deibbon pensare alla loro stessa difesa, perchè non da ieri l'Austria medita la guerra all'Italia. Il sospiro degli ufficiali austriaci è pur sempre la passeggiata a Milano, la conquista di Venezia è pur sempre il sogno di quel Conrad von Hoet-zendorf che, all'indomani del lutto di Messina e all'inizio della guerra libica, addensava alle frontiere d Italia i battaglioni austriaci. Son parlamentari, senatori, ex ministri, che a Vienna con catoniana costanza ripetono ; Bisogna indebolire l'Italia! E all'Italia, indisturbati e protetti dal loro Governo, insultano con volgarità di parola ogni qualvolta ne sentono pronunciato il no-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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