Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALIseppe frenare in quell'ora le tumultuose onde della passione e costrinse le sue parole e i suoi scritti a quel ritmo misurato che meglio poteva renderli efficaci e persuasivi.
A questa severa castigatezza sono informate le parole che seguono, scritte nei primi tempi dopo la dichiarazione di neutralità. In esse vibra quello che fu sempre il sentimento supremo delle terre irredente : mettere sovra ogni cosa l'interesse dell Italia, e ad esso sacrificare ogni altra considerazione.
« Non partecipammo alla guerra — scriveva Salvatore Barzilai — perchè il patto non ci obbligava, ed era sufficiente ragione negativa; non vi partecipammo ancora per la ragione positiva che Io spirito nazionale e le finalità politiche del paese vi repugnavano.
« Già nel periodo della lunga pace fu troppo spesso avvertito che il legame internazionale era ordinato sopratutto a impedire tra i collegati l'urto di interessi e principi .contradittorì, a tacitare sospetti, ad impedire sopraffazioni.
« E una frase pronunciata un giorno da un uomo di Stato, di elevato e generoso animo, Alessandro For-tis, con la quale egli denunciava la verità semplice, ma stravagante, di armi che avrebbero dovuto essere coordinate ed erano contrapposte, valse a sollevare, per quanto fuggevolmente, la coscienza dell' Assemblea contro l'artificio e lo sforzo di una così singolare costruzione politica. Era logico e necessario che la guerra un giorno sarebbe dichiarata — la loro guerra — dalle potenze centrali per finalità loro che profondamente divergevano dalle nostre, e necessità voleva che non fossimo pertanto chiamati a discutere di tale guerra il programma, e non potessimo essere pronti a combattere, per esso, contro i nostri obbiettivi.
« Ma da tale presupposto infrangibile resulta la asperità del compito dei governanti nel concretare e sciogliere le riserve alle quali fino dalla prima ora apertamente condizionarono la nostra neutralità, cioè la tutela delle ragioni, delle necessità, delle idealità del po-
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