Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Ora — esclamò Maeterlinck — il Belgio non regge più : è al termine, non del coraggio, ma della forza. L'immenso benefizio che ha recato all'universo, lo ha pagato con tutto ciò che possedeva. Migliaia di suoi figli son morti, tutta la sua ricchezza è annientata, quasi tutti i ricordi storici, ch'erano il suo orgoglio e la sua gioia, quasi tutti i tesori artistici, fra i più belli del mondo, sono irreparabilmente distrutti. Il Belgio non è più che un deserto, donde emergono sole, quasi intatte, quattro grandi città. È certo che Anversa, Gand, Bruges e Bruxelles sono irrevocabilmente condannate. La meravigliosa Piazza Grande, il Municipio e la Cattedrale di Bruxelles, in particolar modo — io so, e rir peto che so per informazione diretta e sicura contro qualsivoglia smentita — sono minati. Basterà una scintilla perchè di una delle più genuine meraviglie d'Europa sia fatto un mucchio di macerie, simile a quelli d'Ypres, di Malines e di Lovanio. Poco dopo — chè se non si dia il caso d'un intervento immediato, il disastro è così certo come se fosse già compiuto — poco dopo, Bruges, Gand ed Anversa subiranno il medesimo destino : e a un tratto, come dicevo, sparirà un angolo di questa terra in cui s'erano accumulati più ricordi, più materia storica e più gran numero di bellezze.
      « È tempo che questo abbia termine! È tempo che tutto ciò che respira al mondo si rivolti finalmente contro queste distruzioni sistematiche, insensate e stolte, senza attenuazioni guerriere e senza scopi strategici. Se noi gettiamo un grande grido d'angoscia, noi che siamo un popolo più che altro taciturno, se ci rivolgiamo alla nobile Italia, ciò avviene perchè ella è oggi la sola Potenza d'Europa che sia ancora in grado» di fermar sull'orlo del misfatto la belva disfrenata.
      « Voi siete pronti. Non avete che a tendere la mano per salvarci. E non veniamo a supplicare per le nostre vite : che non contano più per noi, poi che ne abbiamo votato il sacrifizio. Ma in nome delle ultime bellezze che ci hanno lasciate i barbari, veniamo a implorare la terra di tutte le bellezze. Non deve accadere che, nel giorno in cui torneremo finalmente, non ai no-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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