Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALIla retta coscienza, per quella cosa sacra che si chiama il diritto. »
11 sen. Henriot accennò alla magnifica rinascenza morale del suo paese dall'ora in cui il pericolo lo minacciò; poi amaramente proseguì :
« Eppure, sapete perchè ci hanno mosso la guerra? Per farci del bene, a noialtri francesi! La Francia era putrida, dicevano: il nostro popolo era completamente à bout, era finito : aveva dunque bisogno di essere civilizzato, di essere culture malgré lui. Dicevano anche che non avevamo spirito di famiglia; e perciò hanno ucciso donne, vecchi e bambini. Era un servizio che ci rendevano : non avevamo spirito di famiglia; dunque ci sbarazzavano delle nostre famiglie. »
L'oratore ebbe parole commosse per i profughi belgi e per il piccolo popolo eroico : per le vere vittime di questa guerra, i fanciulli, deplorando che vi fossero uomini capaci di ucciderli; per le belle cattedrali distrutte; e concluse — con un accenno ai noti libri pangermanisti e ad un profeta del pangermanismo, il Chamberlain — come la teoria delle razze più forti cui è consentito di sopprimere le razze più deboli, noi latini e liberali non si possa accettarla.
« Qui è il centro della discussione : ecco perchè — egli disse — la Francia ha preso le armi. Per salvarsi, sì, ma anche perchè ogni popolo latino crede all'umanità e combatte la violenza. ' Nelle pieghe della sua bandiera la Francia non reca soltanto il suo diritto a vivere, ma anche reca i diritti dei popoli liberi e della civiltà latina ».
Paul Claudel, finissimo poeta francese, fu a Milano per assistere alla recitazione dei suoi versi : e disse un esordio in cui esprimeva la propria gioia per esser venuto in questa Italia ch'egli aveva visto come una immagine di sogno fuggente lungo i fianchi della nave, e la oropria commozione per trovarvisi « nell'ora della grande attesa, mentre già di fuori risuonano i passi del destino ». Un' ora, dunque, in cui sopratutto il senso della patria sale nella poesia; un'ora in cui i confini
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