Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Lo sforzo violento di una guerra come l'attuale, non può che accelerare la distruzione.
      « Ciò spiega l'ininterrotta serie di insuccessi dell'esercito austriaco ritenuto fortissimo (altra miopìa dei governanti germanici), mentre, composto come esso è, di uomini i quali debbono esporre la vita, non per un principio, ma per una dinastia che buona parte di essi detesta, è il più debole, moralmente parlando, di tutti gli eserciti europei, e quindi destinato, o prima o poi, ad essere sopraffatto.
      « 3a II rinvigorimento militare italiano.
      « Su questo tema è inutile parlare : ognuno di noi è, si può dire, in grado di presumere, di sapere e di vedere quanto si è fatto e si fa nella previsione di dover tutelare con le armi alla mano i nostri supremi interessi. L'esercito italiano, forte oggi di tre milioni di uomini bene inquadrati ed equipaggiati, ma sopratutto emanazione diretta di una razza che risorge e perviene, acceso dalla fiamma inestinguibile di una vendetta purificatrice, basterà da solo ad aver ragione dell' Austria.
      « Ciò è più che sicuro : è fisico; ossia conforme a leggi naturali, che nessuna forza può abbattere o deviare... »
      « Di questa nostra inuguagliabile situazione, creata dalla insaziata cupidigia dei terzi, noi dobbiamo profittare senza stupidi sentimentalismi.
      « Noi non siamo del parere di coloro che vorrebbero un intervento affrettato perchè l'Italia non avesse l'aria di colpire uno Stato già ferito a morte.
      «Simili considerazioni, pietistiche e gradasse ad un tempo, non sono degne di un popolo forte e volitivo.
      « Come se una lotta fra Stati potesse paragonarsi a una rissa fra individui! Come se un'Austria, sia pure sconquassata e atterrata dalla Russia, non potesse trovar più fiato per rispondere ai colpi dell'odiatissima I-talia. Non dimentichiamoci — per carità — che in Austria — per una guerra contro l'Italia — insorgerebbero tutti : — czechi, boemi, sloveni, croati, ungheresi, tedeschi — tutti, anche i morti; tale è l'odio e il disprez-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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