Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALItengono porzioni più o meno ampie con la forza delle loro armi; e queste nazioni — oggi come oggi — sono la Germania e la Russia; senza contare che la Russia, se da una parte si è impadronita della Galizia, dall'altra ha perduto — sino a nuovo ordine, s'intende, — parte non lieve della Polonia.
« Dica il colonnello Repington che l'Inghilterra mantiene — pur con qualche difficoltà — la padronanza dei mari; dica che l'efficienza del suo esercito, improvvisato con uno sforzo che ha del prodigio, diviene di giorno in giorno più temibile per gli avversari; dica il signor Cambon che la Francia offre un mirabile e-sempio di abnegazione e di sacrificio e che il suo esercito, dopo il primo sconquasso, si è andato a mano a mano irrobustendo nel pugno tenace di Joffre, e dican® tutti e due insieme che per la concatenazione di tutte queste realtà si è stabilito sul teatro occidentale della guerra un innegabile equilibrio di forze; e diranno tutte verità sacrosante.
« Ma dall' equilibrio attuale alla vittoria definitiva la strada è assai lunga ancora, e i signori Cambon e Repington lo sanno probabilmente meglio di noi.
« E tale strada non sarebbe abbreviata di molto neanche dal probabile schiacciamento totale dell' Austria, schiacciamento che andrebbe unicamente ascritto al volere e al valore della Russia; che contro l'Austria, ossia contro il più forte alleato del loro mortale nemico, Francia e Inghilterra non hanno sin qui osato neanche una scalfittura.
« Le più potenti flotte del Mediterraneo insieme riunite hanno persino sdegnato i rifugi della flotta austriaca. Forse la verginità di Pola e Cattaro è stata rispettata in omaggio al valore della marina italiana, che le dovrà prendere quando vorrà correre in soccorso... dei vincitori!
« Tutto ciò abbiamo premesso non per il gusto di dire delle verità pungenti a chi non ha saputo frenare una sciocca insolenza contro di noi, ma per stabilire in modo chiaro e incontrovertibile che la partita impegnata tra Francia e Inghilterra da una parte, e Germa-
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