Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALIza, d' intelligenza, d' eleganza intellettuale e spirituale; l'ottusità cieca, la brutalità, la violenza, la grossièreté, l'angolosità primordiale non si sono mai manifestate come caratteristiche di un popolo più esasperantemente di quel che abbiano fatto fra il Reno e il Baltico.
      Tutto ciò mascherato da una forma di cultura che non è una cultura ma un'istruzione. Giacche la barbarie tedesca è una barbarie istruita e per questo tanto più pericolosa. È anche una barbarie armata. Si potrebbe anche dire che questo d essere armata è il segno caratteristico della barbarie di codesto popolo. La Germania ha creduto fino a ieri, e crede anche oggi, che la forza militare sia la forza per eccellenza; un ritrovato chimico o meccanico che aumenti in modo considerevole la potenza sterminatrice d'un esplosivo o d'un cannone, rappresenta per essa un ingrandimento dell'essere, la ragione più e-vidente di affermare un diritto, s'identifica anzi col diritto stesso.
      La conclusione era questa : non si tratta di scegliere fra la vita e la morte. Si tratta di capire che non si può rinunziare alla propria funzione nel mondo senza portarne l'obbrobrio in eterno. Giacche i popoli non muoiono, anche se hanno giuocato e perso la libertà...
      Lo scritto finiva così :
      « Dimostrare matematicamente la imprescindibilità della legge che ci governa; mostrare che la nostra funzione nella coalizione di cui parlavamo più su contro l'inciviltà, è la nostra unica ragion d'essere : ecco il nostio compito d'ora innanzi. »
      In un altro suo scrìtto il Soffici concretava il suo pensiero in questi capisaldi :
      1 - Non ci sono molte vie da scegliere ma soltanto due : quella della neutralità fino in fondo, o quella della guerra con nemico obbligato.
      2 - La neutralità, non trovata più ormai ammissibile se nun da pochi socialisti, dai preti e da qualche vigliacco, sarebbe la peggiore calamità che il peggiore dei Governi potrebbe attirare sull'infima e la più sciagurata delle nazioni. Essa, anche avendo per resultato vantaggi apprezzabili, oltre al disonorarci per sempre ci chiuderebbe
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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