Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAtutte le.vie del futuro. E ciò qualunque fosse il vincitore.
      3 - La guerra non può essere a un dato momento portata indifferentemente e secondo la considerazione di qualsivoglia interesse contro l una o l'altra parte. O l'Italia non si muove, o il suo nemico non deve essere che uno. Necessariamente.
      4 - Il popolo italiano ha già fatto in cuor suo la sua scelta, e nessuna forza potrà costringerlo a mutarla. La sua causa è quella di chi più lo somiglia, di chi rappresenta nel mondo moderno i valori che gli sono più cari e alla cui creazione ha partecipato. Per la causa avversa non può avere e non ha che una repugnanza invincibile.
      5 - Tutto ciò considerato, sappia il nostro Governo, in cui vorremmo avere la fiducia più cieca, che un errore ch'egli commettesse non gli potrebbe esser mai perdonato. Una rivoluzione sarebbe poco per pagare un delitto storico di tale misura — fosse pur esso il frutto di una strapotente. insensibilità...
      Anche gli scrittori di Lacerba provarono gli acuti stimoli dell'impazienza. E il Papini scriveva :
      « Uno degli argomenti principi di quelli che non vo-glion sentir parlare d'intervento consiste nel ripetere che l'Italia non deve lasciarsi guidare dai consigli degli stranieri e non deve battersi nè per la Francia nè per la Germania, ma per sè stessa. Bisogna, dicono, essere italiani e basta. Come se l'Italia fosse una nazione talmente poderosa da potersi strafotter di tutti. Come se fosse così forte da poter fare da sè e da poter scegliere il modo e il momento per conto suo; come se gli interessi e gli scopi di un paese potessero essere indipendenti dagli interessi degli altri paesi e dagli avvenimenti che si vanno di giorno in giorno svolgendo. L'Italia non vive già sotto una macchina pneumatica, e sospesa a metà strada fra il cielo e la terra, e voler decidere italianamente le cose italiane in Italia coi soli elementi italiani sarebbe da imbecilli anche se fosse possibile.
      « Qui bisogna téner conto di quel ch'è accaduto e di quel che succede; e ripensare ai nostri fini e vedere qua-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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