Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALIK già dichiarati sospetti » e non contro tutti gli stranieri in linea di massima. In secondo luogo sosteniamo che uno Stato libero deve anteporre la « propria libertà » a quella degli stranieri che a tale sua libertà vogliono attentare o siano capaci di attentare.
« Più ragionevole sarebbe l'obiettarci che ormai è tardi per organizzare tale servizio di controspionaggio, che darebbe buoni frutti soltanto se avesse già una storia ed un materiale di lavoro. È vero; ma non è, d'altra parte, comprensibile perchè, non potendo ottenere dieci, si debba rinunziare ad ottenere almeno cinque.
« Non c'è nulla di prestabilito? Ebbene, si improvvisi! L'Inghilterra ha pure improvvisato un esercito; mettiamoci noi ad improvvisare una repressione dello spionaggio. Prenderemo qualche cantonata? Poco male, in tempi come questi. Faremo le scuse, e buona notte. Ma qualcuno cadrà nella rete, e sarà un nemico di meno. Si commetterà qualche illegalità. Ma forse anche la guerra è una illegalità... e la faremo. Ridurre ogni aspetto della tragica vigilia nostra entro le formule di una legge o di un regolamento, è meschino ed assurdo. Somigliamo a quel ghigliottinando che all'ultima colazione rifiuta i cetrioli sotto aceto perchè non può digerirli,
« Abbiamo il nemico in casa, mentre ci prepariamo a combatterlo alle frontiere : in quali riguardi di ben vivere vorremmo ancora impaniarci?
« Di fronte all'insolenza tedesca, all'ostinazione tedesca, alla invadenza tedesca, di fronte alla terribile lezione del Belgio .minato in tutto il suo sottosuolo militare, in tutta la sua vita commerciale e bancaria, è supremo dovere italiano premunire le spalle dell'esercito che domani marcerà alla frontiera, lasciando relativamente sguernito il territorio patrio. »
Quando sorsero le prime voci di una possibile cessione del Trentino sotto gli auspicii di Bùlow, La Fiamma prese posizione immediatamente contro quel mercato.
« Una delle ultime voci — scriveva Massimo Bon-tempelli — messe in circolazione per esasperare sempre più la nostra attesa, è che la cessione pacifica del Tren-
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