Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALIstità del territorio o dalla quantità della gente che lo popola, ma dal suo prestigio, dalla sua vitalità nel mondo. »
E quando l'ora suprema parve avvicinarsi, la rivista fiorentina faceva un rapido bilancio della sua azione.
(( Sentiamo il bisogno - scriveva - di un rapido esame di coscienza, e avanti di procedere nella strada intrapresa gettiamo uno sguardo al cammino percorso.
« Scrivemmo nel primo numero di questo foglio, che nostro scopo precipuo sarebbe stato quello di contribuire alla preparazione degli animi per la guerra nazionale.
« Promettemmo di dimenticare, in questa opera di patriottismo, ogni spirito di parte, pur affermandoci uomini che delle lotte di partito comprendono, in tempi normali, tutta la benefica necessità. A questi propositi abbiamo tenuto fede.
« Interventisti d'ogni gradazione politica hanno trovato ne La Fiamma un campo adatto alla loro propaganda e l'affratellamento fra tutti coloro che intendono ciò che significhi Patria ha avuto una delle più belle espressioni nel consenso unanime che da ogni parte a La Fiamma è giunto, e continua a giungere.
« È precisamente in questo che la nostra propaganda si è differenziata da quella di altri interventisti, e siamo sicuri che non è stata senza frutto : non crediamo immodesto, infatti, attribuire un po' anche alla nostra opera l'annientamento del neutralismo fiorentino. »
L'azione delle riviste fiorentine fu realmente efficace. Mentre nei primordi il neutralismo sembrava predominare nella città del giglio, la voce degli intellettuali ebbe virtù di scuotere il popolo, infondendogli una forza battagliera che si manifestò con vigore fino alle decisioni supreme.
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Sentiamo La Fiamma Patria La Fiamma
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