Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
GLI INTELLETTUALIInfatti, Ernesto Teodoro Moneta, nell'assemblea dell'Unione Lombarda per la Pace, fece la storia del grande conflitto e, richiamando i grandi insegnamenti di Garibaldi e di Carlo Cattaneo, mostrò quali fossero, anche nei riguardi dell'idealità pacifista, i doveri dei veri patrioti italiani in quest'ora. In base a quei criteri fu votato il seguente ordine del giorno :
« L'assemblea, plaudendo alla relazione morale del presidente Moneta — mentre riafferma, pur nella tragica ora, l'immutata sua fede nel trionfo pieno della causa pacifista, — afferma con pari animo la inscindibilità dei principi pacifisti da quelli di indipendenza e di libertà dei popoli, — e poiché il sanguinoso conflitto che sconvolge l'Europa in questo momento mal sarebbe sopito, e a altre inevitabili guerre addurrebbe, se non concludesse al completo riconoscimento dei principi di giustizia e di moralità internazionale e dei diritti di nazionalità ed al ricomporsi di tutte le patrie europee entro ai confini naturali, assegnati dalla lingua, dalla stirpe, dalla storia, — fa voti, perchè l'azione dell'Italia concorra ad affrettarne la soluzione secondo le ragioni stesse da cui la patria italiana uscì nazione libera, e perchè la pace che sarà segnata fra i popoli, quella sia, soltanto, che le ragioni del Diritto, della Storia e della Nazionalità consentono ed impongono, perchè l'umanità riprenda, veramente pacificata, l'interrotto suo cammino verso i più limpidi orizzonti di fratellanza e di prosperità. »
Quando in un paese la propaganda per la guerra vien fatta persino dalle società per la pace, vuol dire veramente che i tempi sono maturi e il ricorso alle armi non può tardare...
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