Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      ViliVERSO LA DECISIONE SUPREMA
      L'ultimo assalto — Una polemica definitiva — L'accusa di tradimento — La rivendicazione della Corsica, di Gibuti e d'altre terre — Discussione in termini chiari — Il valore della propaganda interventista — Botte e risposte — Governo e propagandisti — La preparazione del paese alla guerra — Tempi e-roici — L'accusa d'incoerenza è sfatata — Il fato dell'Austria — Antica pianta italica.
      L'opinione pubblica s'era ormai orientata nella sua maggioranza verso l'intervento : sulla via segnata dai primi spiriti chiaroveggenti, illuminata dall'ardente propaganda degli intellettuali, il popolo s'avviava con animo sempre più risoluto.
      Le riluttanze dei neutralisti, ormai battuti in breccia dalla vivace campagna, erano divenute meno appariscenti : ma non erano tuttavia scomparse. Verso la metà dell'aprile ancora duravano : s'apprestavano anzi alle estreme resistenze e si raccoglievano per l'ultimo assalto.
      L'ora della decisione s'appressava. L'urto delle due correnti fu quasi simboleggiato in quel momento da una vivace polemica tra i due giornali che forse più autorevolmente rappresentavano le tendenze avverse. Questa polemica tra il Corriere della Sera, interprete massimo dell'idea interventista, e la Stampa, organo effettivo dei neutralisti, riassunse davanti alla pubblica opinione i punti decisivi del problema, come erano venuti maturando nei lunghi mesi della neutralità. Era in certo modo la sintesi dell'opera d'assestamento compiuta nello spirito
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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