Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALInon riesce a fare oggi il suo acquisto può rimandarlo a domenica ventura; noi, perduta l'illusione di aver le terre irredente dall'Austria in compenso della nostra neutralità, dobbiamo per necessità cercare di unirci alla Triplice Intesa. Non abbiamo molti partiti da scegliere : ed è da stupirsi che formuli un programma particolarmente e-sigente colla Triplice Intesa chi vuol portarci al suo cospetto dopo aver contrattato e non concluso cogli Imperi centrali... »
      La discussione era posta, come si vede, in termini molto chiari e su un terreno molto netto. E siccome il giornale torinese rimproverava qualche eccesso alla propaganda interventista, il Corriere notava :
      « Coloro che hanno fatto propaganda per l'intervento del nostro paese nel conflitto non sono uomini di Governo, ma oratori, pensatori, giornalisti, uomini politici, professionisti, operai, persone illustri o modeste di tutti i partiti, di tutte le fedi, che hanno intravvisto gli albori di un giorno radioso per l'Italia e hanno dato libero sfogo a sentimenti che erano nel loro cuore, repressi negli uni, manifesti negli altri, indomabili in tutti. Pochi da principio, sono cresciuti di numero per via. Ma quei pochi, per farsi sentire e per persuadere,^ hanno dovuto essere, ciascuno secondo il. proprio temperamento, nervosi, impazienti, eccessivi talvolta. Quando dubitavano che il Governo inclinasse verso l'opinione loro, quando ad essi pareva che nella neutralità naufragassero tutte le loro speranze, hanno potuto chiedere un atto decisivo, immediato che ci salvasse dal pericolo mortale dell'inazione sino alla fine. Erano dei pionieri, erano avanguardie, dovevano comportarsi così. Tutto quanto è accaduto, è bene sia accaduto, ed essi rivendicano il merito fin di loro eventuali impazienze, perchè hanno scosso il paese, richiamandolo alla considerazione dei suoi più grandi interessi. »
      Ma la Stampa non cessava di muovere rimproveri alla propaganda interventista.
      « Sono mesi e mesi che giornali come il Corriere e diversi dal Corriere gridano : guerra, guerra, guerra, qua-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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