Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsi con l'intento di svegliare un popolo che dorma. Ma questo popolo non dorme. Questo popolo vigila, è pieno di passione, è travagliato nell'intimo dal dramma enorme che vede vivere e che vive. E a questo popolo, in tali condizioni di spirito, si getta una propaganda intensiva per la guerra. Che meraviglia se questo popolo, assillato da una tale propaganda, trascende alle intemperanze delle dimostrazioni piazzaiole? » E il Corriere della Sera ribatteva : « La Stampa ci assicura che il popolo italiano non dorme, ma vigila ed è pieno di passione. Auguriamoci che sia così. Ma non ci si contesti che il popolo italiano dormiva e che siano stati i pionieri dell'intervento a destarlo dal suo sonno. »
      Opera di diplomazia occorreva nei giornali, secondo il foglio torinese, e non opera di propaganda :
      « Non si tratta — diceva lStampa — di persuadere con la forza pure sacra dell* entusiasmo un popolo di trentasei milioni di abitanti. Si tratta piuttosto di tracciare con un colpo d'occhio limpido e sicuro la vera via da seguire; si tratta di creare a mente fredda, con animo posato, una situazione politica che possa mettere in valore tutte le e-nergie profonde della nazione senza stabilire un contrasto fra la propria opera di indagine e di conclusione e quella del Governo, cui spettano le responsabilità estreme. »
      E il Corriere rispondeva :
      « Via! Che la Stampa osi scrivere così a tre o quattro giorni di distanza da quello in cui intimava all'on. Salan-dra perentoriamente di non portarci in guerra senza prima aver ottenuto la cessione della Corsica e gli dava fin da ora del traditore della Patria se non seguiva a puntino la sua ricetta, è, diciamolo pure, un po' grossa... )>
      Poi, allargando la discussione dall'episodio del momento al fenomeno in genere, il giornale milanese scriveva :
      « 11 Governo ha dei doveri, e il giornalismo ne ha degli altri. Quello del Governo è di far della diplomazia prima di ricorrere alle armi, anche se creda il ricorso alle armi inevitabile; il nostro è di prospettare al paese la
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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