Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAassociandoci alle loro fortune, o contro l'Austria violatrice del trattato. A questo concetto abbiamo ubbidito, ed ubbidiamo. »
      Queste parole meritavano di essere ricordate, perchè illustrano con mirabile esattezza lo stato dell'opinione pubblica e l'effetto che per il suo orientamento ebbe la viva propaganda degli interventisti.
      Ma i neutralisti, e per essi la Stampa, che in realtà ne sosteneva più d'ogni altro le tendenze, muovevano l'obbiezione che quella propaganda avesse tolto valore alla neutralità dell'Italia.
      « Qui — affermava il giornale torinese — sta il punto essenziale del dissenso col nostro confratello, il quale, secondo noi, ha confuso la preparazione alla guerra colla preparazione alla guerra di fianco all'Intesa : due cose ben distinte. Era opera certamente saggia dire al popolo italiano che l'incendio europeo poteva da un momento all'altro fare scendere in campo l'Italia e che a questo grande compito bisognava preparare le menti, gli animi ed i cuori. Questo, sì, e se gli interventisti avessero a ciò limitato l'opera loro, noi saremmo stati con tutto il cuore con loro, perchè, ripetiamo, se possiamo fare di cuore l'augurio che una immane guerra possa essere risparmiata all'Italia, ogni buon cittadino deve certamente pensare che è anche possibile che questa immane guerra ci sia imposta dalla necessità di tutelare gli interessi i-taliani.
      « Così avremmo preparato gli animi e non avremmo svalutato la neutralità italiana. »
      Il Corriere, di rimando, si chiedeva : « Era mai possibile preparare il paese alla guerra senza dirgli a qual sorta di guerra, con chi e contro chi? Basta porre la domanda per comprenderne tutta l'ingenuità. Non si apparecchia un popolo ad un sacrificio ingente di danaro e di vite, non si chiama un paese ad affrontare un supremo cimento, senza dargli una bandiera ed una fede, senza entusiasmarlo per le aspirazioni per le quali deve versare il suo sangue.
      « Quello che vorrebbe la Stampa è una specie di al-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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