Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALIuna parte degli interventisti, era quella d'essere stati in passato fautori della Triplice. La loro propaganda an-tiaustriaca veniva pertanto svalutata con la taccia di incoerenza. Anche questo lato della questione fu toccato nella polemica di cui si fa qui parola : e fu messo in luce con argomenti che senza dubbio giovarono all'autorità della propaganda in favore dell'intervento.
      « Nel 1908, — ricordava il Corriere, — all'epoca dell'annessione della Bosnia, siamo stati come oggi in polemica colla Stampa. Affermavamo allora, e ripetiamo a-desso, che la rinunzia che l'Austria fece ai suoi diritti sul Sangiaccato di Novi-Bazar per compensarci di quell'annessione, era compenso sufficiente, perchè vietava all'Austria quell'inorientamento voluto da Bismarck, che solo le avrebbe dato ragione di vivere e di svilupparsi e che l'avrebbe resa terribilmente minacciosa per noi mentre ci avrebbe tolto ogni speranza di completare la nostra unità. Alla Stampa pareva che quella rinuncia non significasse nulla, e oggi dice che i fatti le hanno dato ragione. Non varrebbe la pena di discutere di tale divergenza di apprezzamento fra noi e la consorella se essa non ci offrisse l'occasione di gettare un po' di luce proficua su fatti dai quali la grande guerra logicamente discende. »
      È giustizia ricordare che moltissimi italiani, i quali hanno voluto o difeso l'alleanza coll'Austria, hanno ubbidito ad un senso di patriottismo che implicava il sacrificio di una facile popolarità e che li obbligava a soffocare uno dei loro più profondi sentimenti.
      « 11 nostro paese — osservava il Corriere della Sera — non poteva esser coll'Austria che alleato o nemico. Non consentendoci nè le nostre forze nè i nostri rapporti colla Francia di esser nemici dell'Austria o di vivere nell'isolamento, divenimmo suoi alleati. Ma non dimenticammo mai, e l'Austria — bisogna dirlo — ha fatto il possibile perchè non dimenticassimo.
      « Ci conveniva forse separarci nel 1908 quando la Russia non voleva assolutamente la guerra come tutti sapevano e come risultò poi a luce meridiana, allorché ce-dè alla intimazione della Germania? Sarebbe stata una follia. Poiché la questione orientale era stata riaperta,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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