Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdovevamo chiedere invece che l'Austria rinunciasse a privilegi che il trattato di Berlino le conferiva e che le a-privano le porte di Oriente. Tanta era la smania di Aeh-xenthal di veder l'annessione della Bosnia riconosciuta dall'Europa, che per quella soddisfazione formale fece getto di diritti sostanziali nei quali era il germe di vita della Monarchia, e chiuse all'Austria queste porte. Non c'è nazionalista illuminato austriaco il quale non abbia deplorato con tutto il suo fervore l'errore colossale commesso da Aehrenthal, su cui ricadde l'avversione dell'Arciduca ereditario e del partito militare. Quando quel ministro degli esteri annunciò solennemente che coll'annes-sione della Bosnia l'Austria era satura in Oriente e che pertanto poteva rinunciare alla facoltà concessale dal trattato di Berlino di tener guarnigione in quel Sangiac-cato di Novi-Bazar che separava la Serbia dal Montenegro e le apriva la via di Salonicco, fu dato a noi e agli Stati balcanici un annuncio sul quale potevamo innestare le comuni speranze. Fossero pure quelle speranze lontane e tali che l'alleanza allora non consentiva di realizzare : ma l'essenziale era di non precludersi le vie dell'avvenire, di apparecchiarlo, questo avvenire, senza impazienze pericolose ma senza rinuncie fatali...
      « La rinuncia ai diritti sul Sangiaccato rese possibile alla Serbia di conquistarlo nella prima guerra balcanica e di unirsi al Montenegro. Da quel momento sono cominciati i giorni tristi per la Monarchia austro-ungarica, da quel momento data la sua crisi. »
      Nel 1908 la Stampa aveva sostenuto che la rinuncia a Novi-Bazar era polvere negli occhi, che l'Italia era stata ingannata, che all'espansione l'Austria non avrebbe rinunziato mai, mai, che i compensi erano illusori. E nel 1915 affermava che i fatti le avevano dato ragione.
      « Ah, sì? — rimbeccava il Corriere.. — 11 tempo ha dato ragione agli austrofobi del 1908 e ai fautori di una intesa coli'Austria nel 1915? Nel 1908 noi avremmo dato di cozzo da soli contro l'Austria; nel 1915 le cose stanno un po' diversamente.
      « I compensi sono stati illusori? Ma senza la rinunzia fatta nel 1908, come sarebbe potuta avvenire la prima
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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