Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
VIIANCORA SCRITTI E SCRITTORI
« Il Tricolore » e Luigi Siciliani — Contro l'invadenza del teuto-nismo — Uno studio di Carlo Errerà — L'iniquo confine italo-austriaco — Sensazionali constatazioni — La frontiera che l'Italia deve conquistare — Il problema dell'Adriatico — Un importante volume di Gellio Cassi — Parole augurali — « L'Adriatico degli altri » — Il voto italiano di F. V. Ratti — Gli scritti di Giuseppe Borghetti — Il Comitato prò Dalmazia italiana — L'azione di Giovanni Borelli — La «Dante Alighieri» e il conte Sanminiatelli — Sofia Bisi-Albini e la preparazione.
Ancora scritti, ancora nomi- di scrittori s'affacciano a documentare la propulsione esercitata dagli intellettuali sullo spirito pubblico verso la soluzione che doveva aprire i nuovi destini.
Luigi Siciliani fondò per la battaglia interventista un periodico ch'era intitolato II Tricolore. Quanto più pronta sarà l'Italia — era detto nel primo numero — e quanto più essa si affretterà di non mancare al suodestino, tanto più breve sarà la vita del periodico.....
Il programma era quindi evidente. In esso si diceva : « Vogliamo essere un pungolo per gli animi addormentati, uno stimolo per i cuori immemori. Che se avessimo sperato invano e invano atteso, noi penseremmo con tristezza che se l'Italia è un popolo ed uno Stato, essa non merita più il nome di nazione. Sperda il vento l'augurio. ^
« La nostra unità territoriale non .è compiuta. Ed essa deve compiersi tutta : a oriente e a occidente; al
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