Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALIno anche in qualche parte il confine censuario discordante dal confine politico, così da dover pagare le imposte in Italia per terreni situati in Austria e resi spesso inaccessibili dalle bizze degli i. r. gendarmi; — bisognerebbe chiederlo agli abitanti della pianura friulana, partiti in due dalla frontiera in tal modo che un proprietario di Privano (è storia e non leggenda) si trovò nel 1866, quando si definì la frontiera, ad aver la casa e il granaio nel Regno e la stalla e l'abitazione del gastaldo in Austria; mentre altri più in là ebbero i poderi addirittura tagliati in due, senza, che pur si tenesse conto dei fossi e delle siepi delimitanti le singole proprietà; — bisognerebbe, finalmente, chiederlo alle autorità militari, che dico?, a tutti i Governi che dal 1866 in poi si trovarono in Italia di fronte al quesito del provvedere alla difesa del Veneto, aperto, spalancato a qualunque invasione traverso a questa gran breccia piana larga 40 chilometri, indifesa e indifendibile, continuamente minacciata da un nemico, che noi. abbiamo sì sovente, con facile oblìo, dimenticato, ma non ha, egli, no, dimenticato mai!
      Rievocata e discussa l'iniqua frontiera, l'autore di quello studio veramente interessante tracciava quella che l'Italia doveva conquistare. E concludeva :
      « Debole e miserevole la prima, — la più debole, in gran parte, la più miserevole che mai potesse toccare in sorte a uno Stato indipendente, — e per di più condotta così da recidere dalla patria le sue membra vive, condannando 800.000 italiani a vivere sotto un governo straniero deliberato a straziare e ad uccidere in loro parola, pensiero e spirito italiani. Forte e sicura la seconda, — idealmente forte, quasi dapertutto, e sicura quale a pochi altri Stati potrebbe toccare in sorte, — e per di più adempiente per intiero al voto nazionale che chiede sia finalmente patria a tutti gli italiani 1' I-talia.
      « Pure non d italiani soli — conviene qui dirlo — sarà patria l'Italia, quando la cinga la rinnovata frontiera. L'impossibilità di arrestare i termini del Regno
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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