Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAlà dove precisamente hanno fine i parlanti italiano, trarrà croati dell'Istria interna e della sponda del Quar-nero, sloveni del Carso triestino e della valle dell'Isonzo, fors'anche tedeschi dell'alto Adige, dentro la cerchia dello Stato italiano. Inconveniente inevitabile della nostra vittoria, poiché a fare nostri i fratelli irredenti e a dare insieme al Regno le difese che gli son necessarie occorre pagar questo scotto : aggiungere cioè alla nostre compiuta compagine di nazione una frangia e-strema di genti di stirpe diversa. Ma l'Italia non si arretrerà davanti al compito nuovo d'amore e di libertà, che croati stessi e sloveni invocheranno dal paese dove ormai da dieci lustri i 40.00 sloveni della provincia di Udine vivono in pace, cittadini liberi, affezionati e fe-deli.
Alpi e dei porti di commercio e di guerra dominatori dell'Adriatico, — l'Italia potrà finalmente procedere nel suo cammino fiduciosa e sicura di sè, avendo adempiuto al compito supremo della propria liberazione e della propria unità. »
Un altro lato non meno importante del problema italo-austriaco, il problema vitale dell'Adriatico, fu profondamente studiato e organicamente esposto da Gelilo Cassi in un'opera di vasto respiro e di singolare dottrina, intitolata II mare Adriatico: sua junzìone attraverso i tempi.
Del libro sa.rà data più ampia notizia in un prossimo volume; qui è opportuno riprodurne la chiusa, in cui suona un patriottico voto. ,
« Mi auguro, — scriveva il prof. Cassi, — che la soluzione del problema adriatico sia imminente e proceda conforme alle nostre aspirazioni, le quali godono l'appoggio dei dati offerti dalla geografia e dalla storia, dati legittimi e tali da offrire la più seria garanzia alla giustizia della causa italiana.
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