Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      GLI INTELLETTUALIl'insediamento dell' Italia sulla sponda orientale, taluno obbiettava : « Ma come? e volete lasciar la Germania, lasciar l'Austria e l'Ungheria, lasciar la Croazia senza sbocchi sull'Adriatico? »
      E il Borghetti rispondeva: « E che colpa ne ha l'Italia? Deve forse essa fare le spese delle deficienze altrui? Se ha da venire il giorno in cui spetti ad ognuno il suo, perchè dobbiamo proprio noi rinunciarvi, quasi non ci gravassero ancora bastantemente la vergogna e il danno delle rinuncie passate?
      « Se vogliamo infine respirare liberamente, e non eccessivamente, ma solo quanto è necessario per vivere, .dobbiamo riavere tutto l'Adriatico, — il quale, più che un mare, è un golfo tra le nostre sponde, — tutto per noi, esclusivamente nostro.
      « La Germania, l'Austria, l'Ungheria?
      « Si accomodino. Passino ancora i loro commerci attraverso i nostri porti, come una volta, e prosperino come prosperavano un tempo, come prosperano tuttavia i commerci di Germania e di Svizzera attraverso il porto di Genova. La Croazia, la Serbia? Dal Narenta a Vallona c'è posto più che sufficiente pei loro sbocchi, che non ci fanno la minima ombra.
      « Ciò che importa è che l'Italia torni ad essere nell'Adriatico « in casa sua », fra le sue vecchie e note pareti : in casa sua, dove nè imposizioni, nè estranee soggezioni han più da parer concepibili, dove chi vuol entrare ha da chieder permesso urbanamente.
      « Questo, quando riavremo i nostri confini. »
      Sulla necessità italiana d'aver, mediante la guerra, la riva orientale dell'Adriatico, fece notevoli pubblicazioni il « Comitato prò Dalmazia italiana ».
      In una lettera diramata alla stampa era detto :
      « Non v'è un giornale, non un giornalista francese, che osi mettere in dubbio i diritti della Francia sull'Alsazia-Lorena, sebbene quelle terre etnicamente siano in gran parte tedesche e sebbene la storia loro sino a due secoli fa (l'Alsazia sino al 1648, la Lorena sino al 1766) sia stata storia germanica; non c'è un giornale e
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 7. Gli intellettuali (Verso l'intervento)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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