Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERRETremila coloni romani militarmente organizzati, narra Tito Livio, fondarono Aquileia, baluardo strategico all'estremo limite della provincia. Al tempo d'Augusto divenne base di quelle operazioni militari, che ebbero quale risultato la conquista definitiva delle regioni alpine e l'estensione dei confini dell'impero fino al Danubio.
      Quando Augusto divise l'Italia in undici regioni, A-quileia divenne la capitale della decima, denominata « Venetia et Histria », che andava dall'Adda fino al Quarnero. Era una importantissima stazione militare e un grande emporio commerciale.
      E continuò a fiorire e divenne una splendida metropoli, la maggior città d'Italia dopo Roma. Le invasioni dei barbari segnarono la sua fine : Attila la distrusse : e ciò che risorse d'Aquileia non fu che una pallida larva del passato.
      Tuttavia la basilica, ricostrutta sull'area dell'antica basilica primitiva, è un insigne e magnifico monumento. D'inestimabile valore è il grande mosaico teodoriano, messo allo scoperto per caso pochi anni addietro. Esso risale ad una chiesa costantiniana, eretta dal vescovo Teodoro, per celebrare la pace della Chiesa (prima metà del secolo quarto). Come l'arte paleocristiana delle catacombe, il mosaico esprime il pensiero religioso mediante il simbolo.
      Questo mosaico, che era interrato a quasi un metro di profondità e che occupa tutto il suolo della vasta basilica, è il più antico che sia in Italia.
      Meravigliosi sono gli affreschi della cripta e imponente la vasca dell'attiguo battistero.
      Massimo Bontempelli, che fu ad Aqùileia dopo l'entrata delle truppe italiane, così ne parla :
      « Una piccola città luminosa, la cui potenza fu enorme, ed è morta da molti secoli : una città che all'epoca romana aveva mezzo milione di abitanti : che Attila fece incendiare, e neroneggiò contemplandone l'incendio dal Colle di Udine, o, secondo altri, da quello di Medea. Il suolo n'è inesauribilmente fertile dei ricordi di una ricchissima vita oggi spenta : il suo nome ci risveglia immagini di grandezze romane, venete, italiche : voli d'aquile-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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