Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (23/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LE NOSTRE TERREche fra la Repubblica di Venezia e l'Austria si erano rinnovate dopo un secolo, per il dolore della Serenissima che con la capitolazione di Gradisca aveva perduto buona parte del Friuli e per la cupidigia dell'Austria che voleva possederlo tutto.
      Prima che scoppiasse la guerra, Monfalcone era, dopo Gorizia, la città più rigogliosa ed attiva del paese. Posta non lungi dalla più settentrionale insenatura dell'Adriatico, nodo ferroviario delle linee che da Trieste entravano nel Regno d' Italia, Monfalcone aveva veduto negli ultimi dieci anni accrescersi la sua fortuna in mirabile misura. La popolazione di Monfalcone si aggirava oggi intorno ai 14.000 abitanti, e col suo distretto ne contava 45 mila, tutti italiani, tranne u-na esigua minoranza d'immigrati.
      A partire da Monfalcone, si perde di vista il mare, e si entra nel deserto desolato del Carso : le montagne sono scarnate come scheletri, la terra senza vita e senza viscere; l'occhio non vede che rocce spaccate, ammassi di macerie. Si potrebbe credersi nel mezzo di un vulcano spento, di montagne in rovina.
      Strano e suggestivo paese, — scrive Ercole Rivalta, — che può dare anche il senso della desolazione, così sassoso ed aspro e faticoso nelle continue varietà di livello com'è; che ha una sua poesia di montagna alta, molto più alta che non sia veramente, quando il cielo vi s'incurva sopra e chiude tutto l'orizzonte come sul capo dei conquistatori delle vette più solitarie e più a-cute.
      Non molto popoloso : frequente di cave, a cui fino a ieri faticavano braccia italiane, bene accette per l'utilità del loro lavoro, ma temute e sprezzate come pericoli continui a la già avanzata slavizzazione del territorio; ricco di angoli silvestri, di tranquillità deserte, di caverne e di foibe, enormi marmitte scavatesi nel terreno, piccole valli chiuse e rotonde come crateri di vulcani dormienti, intorno al cui orlo svettano al vento marino alberelle flessibili e frusciano robuste bas
      — 23 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

Pagina (23/179)






Repubblica Venezia Austria Serenissima Gradisca Friuli Austria Monfalcone Gorizia Adriatico Trieste Regno Italia Monfalcone Monfalcone Monfalcone Carso Ercole Rivalta