Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE NOSTRE TERREsi ebbe il fenomeno degli slavi che riuscirono a penetrare nelle valli di San Pietro al Natisone, dell'Alto Isonzo, dello ludrio e del Torre, ma non poterono mutar faccia al paese ne conquistare le vie del mare, e finirono con l'affezionarsi all'italianità, di cui furono, anche, difensori.
I Conti di Gorizia tentarono di trasformare in germanica la plaga del loro dominio : essi compresero di quanto enorme importanza sarebbe stato per la loro nazione il possedere definitivamente e senza contrasti quello che poteva diventare la testa di ponte, formidabilmente munita, della loro razza. Quindi portarono a Gorizia molta della nobiltà tedesca : imposero leggi tedesche : vessarono in ogni modo i soggetti; combatterono per secoli, guerreggiatori magnifici senza rispetto nè di Dio, ne di leggi, contro i Patriarchi e contro la Serenissima.
Ma allorché scomparvero, come si è detto, ogni traccia d'intedeschimento svanì. E per cinque secoli ancora, Gorizia seppe essere municipio italiano.
In tale guisa il Friuli Orientale aveva tenuto fede alla prima missione affidatagli dalla storia.
Forte contro i tentativi d'infiltrazione tedesca nei secoli lontani, Gorizia è stata fortissima contro i recenti, ostinati, violenti conati degli slavi, che miravano a tradurre in atto i propositi di snazionalizzazione del Governo austriaco.
II problema nazionale, nel quadro topografico del Friuli Orientale, appare netto. V'è una divisione netta e precisa fra le due razze. Ad oriente, sulla montagna, gli sloveni; ad, occidente nella pianura tagliata dall'Isonzo, fino al confine del Regno, gli italiani. Due colori soli, o-gnuno ben distinto nel suo campo, si dividono lo stemma nazionale del paese.
Per molto tempo non vi son stati tentativi di corrosione al confine nazionale italiano. Nessuno usciva dalla sua cornice naturale : gli sloveni non scendevano al piano. Due mentalità, due sistemi di vita diversi si fronteggiavano, senza sovrapporsi.
Poi la marea slava, spinta dal soffio delle autorità austriache, cominciò a salire : e fu un assalto d'ogni ora, al
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