Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE NOSTRE TERREtica solida d'azione. Non ha grandi centri suoi : le sue posizioni indigene sembrano insufficienti, confinate come sono in spopolate campagne dell'interno : ed esso occupa il nido degli altri.
Il fenomeno, a Gorizia, minore città, che non ha le risorse di Trieste, appare in una limpidità cristallina. È cominciato con la sporadica, tacita immigrazione di piccola gente : fattorini, commessi di negozio, domestiche, artigiani, trafficanti, che si sono muniti di una licenza per aprire un'osteria. Gente che sembrava senza colore. Si insinuava nelle zone basse. Non la si vedeva subito. Si accontentava di piccoli guadagni, di salari inferiori e, nel mercato del lavoro, era spesso fatalmente la preferita. Ciò le aprì le porte : venne sempre più numerosa, senza rumore, mandò i suoi figli alle scuole italiane, parlò il dialetto friulano, sembrò completamente assimilata... Un giorno, fulmineamente, comparve sulle strade, in cortei serrati, con le sue bandiere nazionali spiegate, e gridò che Gorizia era una città slovena.
Ma Gorizia dà sensazioni immediate di piena italianità viva. Tuttavia qualche cosa di trasformato, di nuovo vi appariva. Venti anni fa gli sloveni non avevano segni che li rivelassero : v'erano, ma non si vedevano. Popolavano solo le zone grigie. Poi han cominciato a salire e a intaccare tutte le ramificazioni sociali. Prima della guerra gli sloveni, sostenuti dalle loro banche, avevano già comperato terre, case, negozi : erano una colonia compatta e palpabile. Nel 1890 la via dei Signori, ora via Carducci, non aveva che insegne italiane : dieci anni dopo, vi si o-stentavano già tabelle slovene. Sul corso Giuseppe Verdi si contavano già molte case in mano di slavi. La preoccupazione di penetrare nelle arterie cittadine principali, occupare i punti centrali, per apparire dimostrativamente dinanzi agli occhi di tutti, far sentire a tutti la loro presenza, guidava a Gorizia gli sforzi degli immigranti sloveni.
Il censimento del 1900 dava per la città : 16.112 italiani,. 4754 sloveni, 2760 tedeschi; quello del 191-0 : 17.948 italiani, 7624 sloveni, 3275 tedeschi. Ciò significa un aumento degli sloveni del 60 per cento in dieci anni.
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