Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERRE
      1525, quando giungeva qualche rescritto imperiale tedesco, ordinavano che il segretario gli facesse un inchino di riverenza nel Consiglio Maggiore, e poi, senza leggerlo, lo riponesse in archivio!
      Non fallì mai a Trieste il sentimento italiano, non mancò mai l'amore all'Italia, non mancarono mai nè la propaganda, nè la lotta per l'ideale unitario.
      E per questo ideale e per quell'amore cittadini triestini hanno dato testimonianza su tutti i campi su cui allora fu combattuto in Italia. E da Giuseppe Revere, l'insigne poeta che partecipò alle Cinque Giornate di Milano, i figli di Trieste furono con gli irredenti delle altre terre in tutti i moti, in tutte le battaglie, che crearono l'unità d'Italia.
      Uomini ed eventi materiano di giustizia, di verità, di patriottismo il diritto nazionale di Treste nel periodo più glorioso del Risorgimento. In tutto quel tempo Trieste, la città che da secoli, con immutata dignità, si dichiara italiana, non solo ha concretato in linee precise il suo problema unitario, non solo ha dato soldati e martiri alla causa italiana, ma s'è anche formata una più vasta anima nazionale ed ha impostato nelle linee caratteristiche quella lotta per l'integrità e per lo sviluppo della sua nazionalità che ha avuto gli ultimi episodi culminanti pochi giorni prima che scoppiasse la guerra europea...
      Nell'ultimo mezzo secolo, quando più dura fu l'oppressione austriaca, quando più aspri diventarono gli sforzi diretti a snaturare il carattere nazionale di Trieste, i triestini seppero ricordare ad ogni costo questa promessa fatta ai veneziani in un solenne indirizzo nel 1848 :
      « Vi accertiamo, fratelli, che qualunque sieno le mene segrete dei nostri nemici, qualunque sia la lotta che ci converrà sostenere per atterrarli, noi sapremo sventare le prime e riescire vittoriosi dell'altra, onde aggregare questa nostra terra nativa alla gran patria italiana : nè dimenticheremo mai, come speriamo noi dimenticherete voi, che nell'ora della sventura comuni avemmo i dolori e le speranze, comune la gioia del vostro trionfo, e sempre ne stringerà a voi quel vincolo d'affetto che al fratello stringe il fratello. )>
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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