Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAEntrò giovanissimo nella vita pubblica; nel 1866 vestì la rossa divisa dei volontari garibaldini; e, tornato in patria, la polizia lo predilesse delle sue persecuzioni, ond'egli ebbe processi politici e condanne, ed onorò più volte di sua permanenza il carcere austriaco.
      Fu maestro unico a sè stesso, — disse di lui Libero Fracassetti, — e con le sole risorse dell'ingegno e del volere, come era stato commerciante e pubblicista, uomo politico e soldato, divenne conferenziere e pittore, critico e letterato. Ma sopratutto fu uno storico-artista.
      L'arte la adoperò a rappresentare i fatti storici, non a trasformarli o a falsarli. La poesia anima le opere sue, ma non toglie allo storico la obbiettività serena e non lo distrae dalla ricerca accurata e coscienziosa.
      Per lui la storia, non compassata e fredda ma piena di moto e calore, non è un ammasso informe di episodi slegati, ma tutto un poema che nella successione dei fatti serba meravigliosa la unità del contenuto psicologico e che si risolve in un sonante inno alla gloria delle tradizioni e delle aspirazioni latine. Ha scritto bene Antonio Fra-deletto, che il Caprin «all'autorità della storia diede i fervidi colori della poesia, e trasse dalla religione delle memorie la voce presaga delle speranze ».
      E Felice Venezian così delineò la nota essenziale della multiforme opera del Caprin : « questo egli ebbe di superbamente originale, che per lui l'italianità non era solo un concetto o geografico, o storico, o politico, sì ancora ed essenzialmente un concetto estetico ».
      Vivo, ebbe parte importantissima e prevalente nella attività civile e letteraria triestina; ma anche morto continua a diffondere calore di beneficii, che gli scritti suoi stanno a documentare la forza resistente ed espansiva della civiltà nostra.
      Dove uomini della sua tempra, del suo insegno, della sua versatilità veniale, della squisita latinità del v>o spirito e dell'arte sua hanno potuto sorgere e produrre u-na tanta cooperazione d'ambiente, l'italianità non è un vano ricordo storico : è forza viva, prorompente, ope-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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