Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAai piedi dei suoi colli, inebbriata dal bacio della sua marina, si cela una fibra di ferro. La volontà di Trieste conosce tutti gli sforzi; è pari ad ogni eroismo.
      Trieste non si è illusa mai — scriveva Giulio Ca-prin — sulla dubbia utilità di un irredentismo sentimentale. Non ha congiurato : tutte le volte che il Governo austriaco credette di avere in mano le prove di congiure delittuose, si ridusse a fare degli stolidi processi alle intenzioni.. Con chiara coscienza, Trieste ha veduto subito la propria questione particolare nella, vera luce di questione generale europea, perchè ha esattamente sentito che nella sua questione si impernia quella del dominio politico ed economico dell'Adriatico. Questione di tale importanza, che a risolverla non valgono nè i più generosi colpi di mano, nè i più abili compromessi diplomatici. Questione europea; soltanto in un urto dei popoli europei combattenti per un migliore equilibrio, Trieste poteva sperare il suo assetto decisivo. Per questo giorno fatale si è serbata italiana*: non Trieste poteva temere che, quando i grandi popoli di Europa dovessero decidere con la guerra il nuovo equilibrio europeo, il popolo italiano rimanesse in disparte, si dichiarasse indifferente. Non immaginò mai — la città italiana dell'Austria che soffre le fatali incompatibilità tra lo spirito italiano e il sistema austriaco, fra la latinità e il germanesimo — che la Triplice Alleanza fosse un patto più solido che provvisorio modus vivendi tra due rivali che per il momento non hanno convenienza a battersi. E l'avvenire dovè darle ragione.
      La guerra ha violentemente riaperto il libro, per tanti lunghi anni chiuso, del destino di Trieste. Le antiche pagine che vi sono scritte rifulgono agli occhi del mondo : l'Italia legge con intensa commozione le pagine di dolore e di fede.
      I figli di Trieste sono nuovamente accorsi sotto le bandiere d'Italia. Ogni qual volta l'Italia trasse la spada contro lo straniero, i triestini erano al loro posto, stretti in sacra falange con gli altri irredenti. Hanno pagato il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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