Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREoperai salariati; una borghesia, che, partendo dall'artigianato indipendente, giunge attraverso la piccola e la media proprietà fondiaria e capitalistica al professionismo intellettuale; un'aristocrazia gentilizia, infine, per lo più d'origine veneta, ed un latifondisimo, che estende la sua proprietà anche nelle zone agricole abitate prevalentemente da slavi.
      Perciò l'elemento italiano in Istria è non solo per vigore spirituale, ma anche in linea finanziaria superiore a quello slavo.
      Gli slavi, a loro volta, costituiscono un rude ed u-niforme complesso agricolo, in parte di proprietari terrieri minimi, in parte di agricoltori, occupati a salario o a mezzadrìa nei fondi di proprietà italiana.
      Questa pesante massa campagnola è sostenuta ed incitata alla lotta da una debole borghesia professionista di recente formazione e per lo più d'importazione extraprovinciale.
      Non esiste in Istria nè una città slava, nè una storia slava, nè una tradizione slava, nè una coltura slava, nè un'economia slava.
      Così, mentre tutte le città costiere da Capodistria ad Albona e le borgate maggiori dell' interno sono quasi compattamente italiane e l'arte che dà loro linee e sfondi di suggestione incomparabile è romana, bizantina ò veneta, mentre la coltura istriana nelle sue forme più varie è tributaria di quella d'Italia, mentre la storia dell'Istria è inconfutabilmente italica e la nostalgica poesia di questa storia s'eterna nei segni di San Marco murati sui municipi e sulle torri, nell'arena romana di Pola e nella basilica bizantina di Parenzo, mentre infine tutto ciò che è nell'economia e nella coltura vivo e forte è schiettamente e integralmente italiano — gli slavi cercano da cinquantanni d'avere una civiltà e di crearsi una storia.
      Ma, privi di quella spontaneità di movimenti e d'adattamenti — nota lo Stefani — che rivelano le qualità veramente istintive e naturali d'un popolo, essi devono sostituire alla profondità del contenuto sociale la aggressività passionale ed incerta della loro azione,,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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