Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAche a Fiume si cospirasse per l'Ungheria. I vecchi conservavano gelosamente nei cassettoni bandiere ungheresi, che mostravano ai figli nelle solennità come reliquie; e i colori erano sempre quelli della redenzione : bianco, rosso e verde.
      Non dimenticarono però i giovani che anche allora si stava in Italia combattendo per la libertà, e più di uno s'imbarcò per Venezia e per Ancona...
      Nel 1868 Fiume fu restituita all'Ungheria, ed accolse giubilante, tutta vestita di tricolori ungheresi, il governatore magiaro. Un marinaio italiano di Fiume, saputa la lieta notizia in viaggio, alzò la bandiera ungherese sull'albero maestro, ed entrò con il nuovo vessillo mai prima veduto in un porto d'Italia.
      L'Ungheria riconobbe e garantì di nuovo l'italianità e l'autonomia della città che aveva dato prova di tanta fede. E Fiume continuò ad essere il centro d'italianità per tutta l'Istria. Anzi, attraverso Fiume, lo spirito italiano potè penetrare per anni ed anni senza diffidenza fino a Trieste e consolare e dar fiducia alla meno fortunata sorella.
      Nel 1880, a Fiume italiana, non v'erano che trecento abitanti ungheresi. Dieci anni più tardi, cominciò l'assalto all'italianità, e il tentativo tenace e violento di magiarizzare Fiume. Nel 1898 il Governo ungherese tentò di distruggere di un colpo l'autonomia della città, assoggettando le decisioni del Consiglio municipale ad un nuovo ente amministrativo. La cittadinanza reagì : e il partito autonomo di Fiume iniziò la sua lotta.
      Lotta di data recente, come si vede; ma condotta con ardore e con spirito di sacrificio.
      Dopo aver invano tentato di abbattere il libero Comune di Fiume, che tuttavia restò in mano degli italiani, il Governo ungherese cominciò ad attuare per altre vie il suo piano di magiarizzazione. Chiuse le porte verso l'Italia e verso l'Istria per tagliare fuori Fiume da tutto ciò ohe fosse italiano, la città venne stretta d'assedio. Il primo colpo fu diretto contro le scuole dello Stato, che fin'allora erano state italiane : e in breve volger di anni tutte le scuole medie, il ginnasio-liceo»
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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