Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREla scuola commerciale-istituto tecnico, la scuola nautica, divennero ungheresi. E non contento di aver bandito l'italiano dalle sue scuole, il Governo tentò perfino di ostacolare con ogni mezzo l'istituzione di una scuola media comunale.
      L'opera snazionalizzatrice fu condotta dal Governo di Budapest con implacabile durezza, pari a quella u-sata dal Governo di Vienna nelle altre terre irredente.
      « Non esiste più l'Ungheria del '48, — scrive il Bu-rich, — l'Ungheria anti-austriaca. La sua rivoluzione fallì e gli ungheresi, non essendosi potuti liberare dal giogo austriaco, entrarono nella gabbia d'oro austriaca, accontentandosi di una parvenza di libertà. La guerra di indipendenza ungherese fu un fuoco di paglia e gli ungheresi divennero tutt'una cosa coll'Austria, si fusero col loro dominatore. Sono oggi gli eredi della sua politica e del suo spirito; sono, per noi, peggiori degli austriaci. E i poveri fiumani da lontano non riuscirono a rendersi conto di questo mutamento dell'Ungheria, credettero per anni ed anni di appartenere a quell'Ungheria alla cui liberazione essi avevano collaborato, e continuarono a esserle fedeli. E come avrebbero potuto essere diversamente? Non ingannarono forse, gli ungheresi, negli ultimi cinquantanni, tutta l'Europa, nascondendosi sotto le loro tradizioni liberali, abusando in Inghilterra e in Italia specialmente del buon nome che loro aveva creato un Luigi Kossuth? Tanto che, in Italia, quando giunsero le prime notizie dello strazio che l'Ungheria stava commettendo a danno dell'italianità di Fiume, tutti caddero dalle nuvole e ci volle un certo tempo per far perdere a molti l'idea che attraverso Fiume si potesse mettere in fiamme l'Ungheria contro l'Austria. »
      Mentre il Governo di Budapest cercava con ogni violenza d'imprimere a Fiume carattere ungherese, i croati si facevano assertori di un loro preteso diritto storico sulla città italiana.
      Nessun diritto possono accampare i croati su Fiume. Sorta alle foci dell'Eneo, in riva al Quarnero, presso il vallo costrutto a difendere le porte d'Italia dalle
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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