Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREesperti di quanto « sappia di sale lo parte altrui », per sottrarsi a rappresaglie e persecuzioni, furono costretti a cercare in lidi più ospitali la sicurezza del loro tranquillo lavoro.
      Ma l'italianità di Fiume non risulta soltanto dalla maggioranza della sua popolazione; è nei suoi usi, nei suoi costumi, nelle sue tradizioni; traspare dalla struttura e dall'impronta della città; si afferma nel sorriso del suo cielo azzurro e delle sue donne cortesi; suona nella leggiadria del suo dialetto; si rivela nella grazia di certe sue forme d'architettura, perdute nel dedalo delle calli e dei campielli; si riverbera dai monumenti, dai templi, dagli avelli; trilla nelle sue belle canzoni; si e-strinseca in tutte le manifestazioni artistiche, estetiche, culturali della città; domina nella sapiente e vigile organizzazione scolastica, nelle pubbliche e private istituzioni; si riassume e vigila nel Comune, sacro palladio della patria; è scolpita indelebilmente nell'animo dei suoi cittadini : penetra ovunque, e si confonde con ogni pensiero.
      A questa purissima fonte italica si è alimentata sempre l'Istria Orientale, che a Fiume ha attinto nuove energie inelle sue lotte contro gli slavi, a mezzo dei quotidiani scambi, della propaganda culturale e della stampa.
      Fiume rappresenta la necessaria integrazione della prosperità commerciale di Trieste. Se Fiume rimanesse in mano all'Austria-Ungheria, Trieste, riunita all'Italia, si troverebbe gravemente danneggiata nei suoi commerci fra l'Europa centrale ed il Mediterraneo o-rientale. Infatti, l'Austria-Ungheria potrebbe raccordare le comunicazioni ferroviarie di Fiume con la rete delle strade ferrate del hinterland triestino, depauperandolo — mediante una astuta, sebbene costosa politica di tariffe — nei suoi traffici e svalutandolo nella sua efficen-za di porto di espansione nei Balcani e nel Levante.
      È vero — nota l'Alberti — che la fortuna di un porto non risiede soltanto nell'abile maneggio delle tariffe ferroviarie, ma si basa anche su moltissimi altri
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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