Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LE NOSTRE TERREturali diverrebbe una formidabile base di operazione.
Dalle alture di Fiume si domina e si minaccia tutto il versante orientale del Caldiero; da quelle della punta settentrionale di Cherso tutta la costa dell'Istria orientale fino all'Arsa; dallo stretto di Farasina, ove il golfo si restringe ed un angusto braccio di mare divide l'isola dal porto di Fianona, sarebbe agevole l'invasione dell'Istria stessa fino a prendere Pola di rovescio e: si ostacolerebbe la navigazione nel canale.
Infine dai Lussini, con poche batterie ed una serie di mine, si sbarrerebbe addirittura l'entrata nel golfo minacciando anche il transito nel mare aperto.
La minaccia all'integritą delle coste istriane, che la sapiente disposizione delle isole intersecate di seni e di canali potrebbe integrare con agguati, che di lą agevolmente si potrebbero ordire, sarebbe continua...
Tutto concorre dunque a giustificare le aspirazioni' italiane su Fiume e a renderne necessario il compimento .
Fiume, sentinella avanzata dell'italianitą nelle pił lontane e contese contrade; Fiume, che ha difeso a viso aperto il vessillo d'Italia dagli aspri e quotidiani assalti di due nemici agguerriti ed implacabili, assolvendo virilmente l'aspra e pur ambita missione affidatale dalla storia; Fiume, che ha conservato pura ed immacolata tra infinite insidie, iminaccie, violenze e lusinghe, la sua fede gagliarda; Fiume, straziata, spesso o-bliata, ma orgogliosa, ma vigile, raccolta in .supremo sforzo d'affetto alla Gran Madre, ha alzato essa pure nella grande ora decisiva il supremo grido d'appello e-di dolore, ch'era insieme un'affermazione di diritto...
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