Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdella nostra vetusta grandezza e del nostro sacro diritto...
      Nobile fra tutte s'erge Zara, la grande combattente, scolta fedele dell'italianità.
      Zara è città veneziana. Non pure nei suoi monumenti, .nelle sue strade, nei suoi palazzi, nelle sue case : è anche veneziana nelle manifestazioni della sua vita pubblica, della sua vita privata, nei costumi e nei cuori degli abitanti, intimamente, immutabilmente.
      Certi nomi delle sue strade ricordano la sua storia. Così la « Calle Carriera » dove si giostrava davanti ai Provveditori veneziani, i Conti, i Capitani; la « Calle dell'Armamento » dove si trovava l'arsenale dell'artiglieria. Altre strade hanno una particolare impronta veneziana, come la « Calle del Paradiso », la « Calle del Cristo ».
      Le antiche abitazioni attestano il fasto dei gentiluomini, dei magistrati, dei ricchi mercanti che le eressero, e presentano la caratteristica di chiostri ed arcate, con la cisterna veneziana.
      Gli Zaratini adorano la loro città, per le battaglie che sostenne, per i dolori che provò. L'amano con orgoglio e con immutabile fede.
      Sotto il regime della Repubblica veneta, la città s'abbellì, s'ampliò, divenne ricca, si sentì felice : e diede a Venezia generali e navarchi, soldati e marinai, prodigando il suo sangue per la gloria della Serenissima.
      Il 1° giugno 1797 San Marco cessò di regnare a Zara. Le bandiere rosse dal Leone d'oro furono ammainate e sostituite dal giallo e nero. I gloriosi stendardi, che per tanti secoli avevano ondeggiato al vento sul cielo di Zara, segno di grandezza, di gloria, di onore, furono recati in processione al Duomo e deposti sul-l'Altar Maggiore. Il Conte Antonio Stratico, sergente generale dell'Armata veneziana, li baciò piangendo; gli ufficiali, i soldati, gli uomini e le donne, tutti vollero baciarli; i singhiozzi della moltitudine salivano al cielo come un immenso ed unico singhiozzo.
      Più d'un secolo è passato : un secolo di sventure
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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