Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAconfezione del maraschino; e dispone di un certo numero di bestiame.
In Dalmazia vi sono miniere di carbone (ohe nel 1909 dettero 1.584.470 quintali di combustibile), di mercurio, di asfalto, di ferro. Da quello ohe attualmente è, non è possibile farsi un'idea di ciò che in avvenire potrebbe divenire lo sfruttamento del sottosuolo, in cui si trovano notevoli ricchezze. Il console italiano di Zara richiamava nel suo ultimo rapporto l'attenzione sulle miniere dalmate, rilevando essere necessario, per dar loro l'opportuno incremento, di attirare capitali e uomini in Dalmazia. Infatti, quarìdo quivi capitali ed esperienza tecnica si dedicarono allo sfruttamento delle risorse naturali della regione, si raggiunsero risultati eccellenti, come per esempio nella produzione del carburo di calcio e del cemento. Gli impianti grandiosi della Società per la utilizzazione delle forze idrauliche della Dalmazia sono ben noti anche nel Regno, perchè frutto rigoglioso dell' iniziativa italiana, che dall' energia dei salti d'acqua ha tratto e carburo di calcio e oalciocia-namide.
Ancora più sviluppata è in Dalmazia l'industria del cemento, che ivi ha assunto proporzioni tali da divenire una delle più importanti di tutto il mondo. Anch'essa si deve allo spirito d'intrapresa ed alla competenza tecnica italiana.
Commercialmente, la Dalmazia gravita non già sul retroterra balcanico, da cui è separata da catene di montagne ostili alle comunicazioni, ma sulla costa occidentale, su Venezia, su Ravenna, su Trieste e sull'Istria. Se, per inconcessa ipotesi — osserva l'Alberti — la Dalmazia non seguisse le sorti italiche di Trieste, dell'Istria e di Fiume, e fosse incorporata in un altro territorio doganale, la provincia subirebbe, oltre che una deplorevole ingiustizia politico-nazionale, un irreparabile pregiudizio economico.
Nulla di comune, neppure economicamente, la Dalmazia ha con i paesi serbo-croati con i quali confina, ma dai quali è separata geograficamente, com'è separata da differenze insuperabili di civiltà. E le barriere
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