Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREdriatico a motivo delle mine seminate dall'Austria davanti la Dalmazia e davanti l'Istria. Le quali mine, poi, staccandosi, seguono le correnti marine, ohe, salendo la costa dalmata sino a metà Adriatico, e poi biforcandosi, vanno a battere contro l'opposta sponda d'Italia, una direttamente, l'altra costeggiando lungo l'Istria, da- , vanti Venezia e Ravenna. Siffatte mine vaganti dalmato-istriane possono minacciare, e difatti minacciano, persino la piccola navigazione costiera, fra porto e porto, e l'attività peschereccia da Venezia a Bari.
      Insomma, con la Dalmazia e con l'Istria si ha in mano la costa adriatica occidentale, si Iha la signoria dell'Adriatico, si ha l'impero sull'Italia.
      È una constatazione che ha più di duemila anni di vita : la fece Roma, la riconobbe Venezia.
      Così, alle ragioni strategiche, politiche, etniche, sentimentali, economiche, nautiche, s'aggiunge una ragione suprema : il possesso della" Dalmazia rappresenta per l'Italia la libertà sulle proprie coste.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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