Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAi primi a toccar terra è l'ardimentoso Bezzi, al quale è commesso l'incarico d'impossessarsi dell'ufficio telegrafico. La cosa è appena eseguita quando, con un dispaccio, le autorità borboniche — ignare della provvidenziale sostituzione dell'impiegato — chiedono se si conferma il già segnalato arrivo di due navi sospette, con gente armata a bordo. Bezzi risponde : no, ci siamo sbagliati, è stato un equivoco!
      In tutta l'epopea dei Mille, il Bezzi fece rifulgere il suo valore.
      Garibaldi conduce al fuoco, a Milazzo, i suoi 4000 uomini, di cui doveva perderne, fra morti e feriti, ben 700. Bezzi, come al solito, pugnò coraggiosamente in prima linea; la sera, nel campo, dopo la strepitosa vittoria, veniva promosso luogotenente.
      Milazzo produsse la resa di Messina, sicché verso il continente levò lo sguardo Garibaldi. Come questi forzasse lo stretto è noto; afferma E. T. Moneta « che il primo a sbarcare fu Ergisto Bezzi, il quale appena posto piede sul suolo calabrese, baciò la terra come a-vevano fatto sedici anni prima i fratelli Bandiera____Il 21 agosto i garibaldini s'impegnano coi borbonici presso Reggio e li sconfiggono; la sera Garibaldi, testimone della condotta di Bezzi, lo fa chiamare e, — narra il Milesi — gli dice :
      — Ehi, Bezzi! Che grado aveté voi?
      — Generale, a Milazzo fui nominato luogotenente da Medici.
      — Va bene, ed io qui vi faccio capitano.
      11 1° ottobre le schiere garibaldine dai Ponti della Valle, a S. Leucio, a Sant'Angelo, a S. Maria, ad Aver-sa, sconfiggevano ancora una volta i regi; l'Adamoli ritrae il capitano Bezzi nel fervore della mischia « ...a-spettare la valanga nemica, solo, senza scomporsi, senza batter le ciglia, dinanzi ad un turbine di cavalieri sfrenati ».
      Nell'ottobre del '62 si organizza un moto nelle terre irredente. L'incarico di presiedere l'organizzazione nel Trentino, nel Friuli, nel Veneto fu commesso a Bezzi; il quale, aggregatosi i compatrioti Manci, Tranquil-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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