Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAche da un secolo appena. Non sono trascorsi cent'anni dacché il Trentino, avendo cessato di costituire un Principato e di far parte del Regno Italico, venne in diretto e assoluto dominio austriaco. Ed ancora non si devono dimenticare le guerresche interruzioni del quarantotto, del cinquantanove e del sessantasei, che portarono le armi italiane sul suolo trentino.
      Nel quarantotto i corpi franchi, superato lo Stel-vio, scesero vittoriosamente verso Trafoi in Val Venosta. Nel cinquantanove Garibaldi diede battaglia a Bormio, Medici ebbe l'ordine d'occupare lo Stelvio e impadronirsi dello sbocco nella valle dell'Adige; Bixio ricacciò oltre lo Stelvio il nemico e gli avamposti rimasero lassù fino alla pace. (I reggimenti della Brigata Alpi, cui fu ascritto il Bronzetti, portano tuttora inciso sulla freccia delle loro bandiere il nome di Stelvio). An~ dhe nel sessantasei gli avamposti italiani occuparono lo Stelvio e scesero nel versante dell'Adige.
      Solo dall'anno 1866 la regione trentina resta politicamente divisa dalle altre della Penisola. Questa è la storia. Il vantato secolare dominio dell'Austria è iattanza di usurpatori mendaci...
      Simbolo dell'indistruttibile italianità del Trentino, sorge a Trento il monumento a Dante. Quando fu divisato di far sorgere davanti alla grandiosa chiostra delle alpi quella solenne affermazione nazionale, da ogni parte affluirono le offerte di Trieste, di Gorizia, dell'Istria e Dalmazia e infine quelle di tutta Italia. La pri ma a concorrere fu Genova, l'ultima a chiudere la serie delle sottoscrizioni fu l'alma Roma, in segno augurale. Giosuè Carducci scriveva allora al Comitato tridentino :
      « Vi ringrazio. Oggi sono stato onorato, contento, altiero di proporre al Consiglio del Comune di Bologna che voglia contribuire al monumento di Trento a Dante. La proposta, accolta tra plausi — per voi, è stata subito messa all'ordine del giorno.
      « Con grande affetto vi saluto. Viva la Patria! »
      ¦Nel 1891 venne bandito il concorso nominando an-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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