Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LE NOSTRE TERREche la Commissione aggiudicatrice che accolse nel suo seno : Ettore Ferrari, Ercole Rosa, Luca Beltrami, E-leuterio Pagliano e Bartolomeo Bezzi.
      La scelta cadde su Cesare Zocchi, che eseguì il mirabile monumento.
      Nell'eseguire lo scavo delle fondamenta, si .trovarono avanzi di costruzioni romane. Era un segno augurale : l'opera moderna, l'ara votiva, innalzata al genio tutelare di nostra gente, veniva, dopo venti secoli, costrutta su opere romane.
      Il monumento è imponente. A giri di gradini segue un largo scaglione; di sopra s'ammassipcia un quarto grado più alto e robusto e forma come una spianata. Essa regge il piedestallo. Il quale somiglia un nobil pilastro con otto faccie : ma le faccie non cascano a piombo; si risegano due volte a intervalli disuguali: e questo « raunarsi indietro » della massa nel salire lascia tutt'in giro due ripiani o cornici. Quindi par di vedere come tre prismi di vario diametro messi uno sopra l'altro a guisa di piramide. Il primo è un sodo di granito; con zoccolo, dado e cimasa. Vi s'appoggia, sul davanti, un gruppo colossale; e rappresenta Minosse seduto sulla schiena di un drago. Il secondo e il terzo sono fasciati da altorilievi di bronzo sorretti da zoccoli di granito. Un capitello incorona ogni cosa e porta la statua di Dante che è in atto di muovere il passo, la testa alta e fiera, la destra stesa con tutto il braccio, come a proteggere ed animare i suoi figli. Con la sinistra stringe al cuore il volume sacro. I bassorilievi dei tre prismi hanno : il primo, Minosse, sintesi veramente mirabile dell'Inferno; il secondo : l'incontro di Dante e Virgilio con Sordello ed altri personaggi che simboleggiano il Purgatorio; il terzo : Beatrice con gli angeli simboleg-giante il Paradiso.
      Il magnifico monumento fu inaugurato il giorno 11 ottobre del 1896. Sulla pietra presso il basamento sta inciso : « Inchiniamoci, italiani — inchinatevi, stranieri ». Questa scritta si completa con l'altra, che si legge torno torno il piedestallo e che suona: « A Dante, al padre, i Trentini col plauso e l'aiuto della nazione ».
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      I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. Vili. 8


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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