Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIACosì di tempi e genti in vario assalto Dante si spazia da ben cinquecento Anni de l'Alpi su 'l tremendo spalto; Ed or s'è fermo, e par che aspetti, a Trento.
      In faccia all'effigie del Sommo Poeta, quasi in rispettoso atteggiamento, sorgono quelle di Giosuè Carducci e di Giovanni Prati. E poco lungi da Trento ride nella sua grazia pittoresca, nella ricchezza di selve, colline, fiumi, montagne di forme bizzarre che rendono così interessante quella regione all'occhio del viaggiatore; ride un villaggio sotto il cielo limpidamente sereno. È Dasindo, la patria di Giovanni Prati, del cantore deìYAriberto e di Ermengarda.
      E furono quei monti, quelle pianure, il romantico fiumicello Sarca, i primi ispiratori del giovane poeta, che dopo aver nobilmente cantato le idealità italiane per tutta la sua vita, doveva chiudere gli occhi a Roma.
      Nell'agosto del 1892, — narra la scrittrice Luigi di San Giusto — Giosuè Carducci essendosi recato a cercar refrigerio colla moglie in Cadore, fu tanto sedotto dalla bellezza dei luogihi che volle recarsi da Pieve ad Auronzo e da qui anche a Misurina. Ivi, oltre all'Ansiei che va giù nella PiaveT v'è un fiumicello che va a toccare quello che era il confine austriaco. Di là entrava nell'Austria.
      Il Carducci guardava pensosamente quel piccolo corso d'acqua.
      — Dunque — diceva come parlando a se stesso — questo rivo finisce forse nel Danubio, e attraversa l'Austria, e passa innanzi a rive ungheresi, serbe, bulgare e rumene, per gettar le sue acque nel Mar Nero?
      Ma un'occhiata data alla carta geografica gli rivelò ohe quel filo d'acqua formava ffiù la Rienz, e questa andava nell'Isarco, che i tedeschi dicono Eisack, e questo nell'Adige; dunque quel piccolo ruscello tornava nel Regno, era acqua italiana, come italiane erano quelle terre tutte che si stendono attorno.
      Non v'era allora a Misurina che un piccolo albergo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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