Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAQuel grido fu l'origine prima della sua ultima sventura.
      In un articolo pubblicato nella Revue del 15 marzo 1912, Scipio Sighele spiegava l'origine di quel grido. « Non era soltanto — egli scriveva — una gentilezza verso chi rappresentava laggiù le terre irredente : era un'altra e più grande e più profonda cosa : era un'intuizione e un'affermazione. Sentivano quei giornalisti che un legame ideale univa la conquista presente alla sognata integrazione futura della Patria : sentivamo noi tutti ohe lo spettacolo di energia e di vittoria che l'Italia dava in Africa non era senza significato e senza speranza per altre energie e per altre vittorie; e da quell'alba di Risorgimento Italiano che noi vedevamo luminosa spuntare sul deserto e sul mare delle Sirti, noi prevedevamo col volo del desiderio, il meriggio glorioso sulle Alpi. »
      Bastarono queste parole perchè l'Austria si muovesse... Narra Cipriano Giachetti :
      « Ai primi di giugno dello stesso anno un decreto dell'I. R. Governo lo sfrattava per sempre dal Trentino, gli precludeva il ritorno alla sua villetta adorata di Nago, dove egli soleva passare molti mesi dell'anno, fra le persone, le cose che egli amava, che gli rammentavano tutta una tradizione, una storia, una volontà, u-na fede.
      « Fu un gran colpo : egli non volle né protestare né dolersi, non fece polemiche sui giornali, né discorsi eccitatori : tacque : egli sapeva che in quel momento la politica italiana doveva per necessità ineluttabile di cose andare di pari passo con quella austriaca : gli parve certo amaro e stolto che la sfinge multilingue tirasse un calcio all'alleata mentre proprio le stendeva la mano, ma poiché egli era abituato a posporre i suoi interessi personali a quelli generali del paese, non fiatò : rinchiuse nel suo cuore leale ed altero l'amarena dell'affronto patito : soffrì nel più nobile e nel più disinteressato silenzio : e poiché il Trentino gli era vietato e la porta della sua casa gli veniva chiusa in faccia con un gesto villano, egli si contentò di una stanza di
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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