Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAIl problema etnico è assai diverso nel Trentino da quello delle Provincie adriatiche. Nel Trentino di fronte agli italiani stanno i tedeschi e v'è una divisione precisa, già definitiva, fra il possesso territoriale delle due razze. A sud della barriera montagnosa, che divide le valli del Noce e dell'Avisio dall'alto bacino dell'Adige, nel poderoso braccio di terra che sprofonda i confini del regno e vi si incunea in un angolo violento, la massa italiana appare pura, compatta, serrata in una sola unità: 373 mila italiani, con soli 12 mila tedeschi, per i due terzi soldati e impiegati. Non vi sono mescolanze.
      I tedeschi — osserva il Gayda — tentano di dilatare i loro confini nazionali, di infiltrarsi nella zona italiana : fanno piccoli, incerti passi : ma il fenomeno della loro avanzata, più di programma che di realtà, non ha alcun carattere di movimento collettivo di massa. Nel Trentino non vi sono molti centri di lavoro. I bisogni di braccia nelle poche città sono già tutti coperti dai contadini italiani. Vi è invece una grande attrazione per gli elementi contadini nella zona tedesca, con il suo vivace sviluppo urbanista : e il Trentino vi esporta o-gni anno migliaia dei suoi uomini.
      Questa individualizzazione del problema del Trentino è accentuata ancora dalla sua separazione territoriale dalle altre Provincie italiane d'Austria. Fra gli italiani delle terre adriatiche da Cormons a Cattaro non c'è soluzione di continuità. La unità del loro possesso territoriale crea una coincidenza di interessi, una unità di problemi. L'episodio di un punto deve interessare immediatamente tutto il blocco. Il Trentino è unito nazionalmente a Trieste solo attraverso il Regno. Non ha vie dirette, rapide, di comunicazioni con le altre Provincie soggette all'Austria. Tutto il sistema delle sue meravigliose valli alpine sbocca nel Regno d'Italia, verso il Po. La sua varia cultura terriera a vigneti, gelsi e ulivi si stacca nettamente dalle uniformi distese di prati e di abeti del Tirolo. Nelle valli del Sarca e del Chiese si parla lombardo, nella Valsugana e nella regione di Primiero si parla veneto; i due dialetti si incontrano e si fondono in un caratteristico parlare italico, nella
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 8. Le nostre terre (Dal Brennero alla Dalmazia)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 167

   

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